giovedì, Dicembre 25, 2025
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Negativi i dati Apt per il primo semestre 2004: tiene Desenzano, cala Toscolano, ma in generale si avverte il bisogno di rilancio. Da gennaio a giugno perso il 3,3%. Crollano camping e agriturismo: -24%

Turismo, il declino è nei numeri

Diminuiscono ancora i turisti che scelgono di trascorrere le proprie vacanze sul lago di Garda: un calo del 3,33% si è registrato nel primo semestre dell’anno. Questo emerge dall’analisi dei dati relativi al turismo gardesano nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 30 giugno di quest’anno. Ma il calo, stando al «fiuto» degli operatori, per luglio è anche peggio: tra il 6 e l’11%. Diminuisce in modo quasi preoccupante soprattutto la presenza degli stranieri che, da sempre, hanno rappresentato un’importante risorsa economica per le principali località lacustri. I dati raccolti dall’Ufficio Statistiche dell’Apt della provincia di Brescia parlano chiaro: rispetto al primo semestre del 2003 diminuisce del 3,33% il numero delle presenze di turisti italiani e stranieri nel territorio gardesano. Ma quali sono i motivi di questa flessione? «Con il passare degli anni cambiano le esigenze dei villeggianti e per questo occorre adeguarsi alle nuove richieste – sottolinea Riccardo Menini, neoassessore provinciale al Turismo -. I dati raccolti dall’Apt non sono di certo confortanti, ma non bisogna allarmarsi troppo. Il turista di oggi ama viaggiare, vedere cose diverse e, per questo, si ferma nelle località di villeggiatura per un periodo di tempo relativamente breve». Stando ai dati, infatti, regge bene il numero di «arrivi», ma diminuiscono le presenze/giorno: vuol dire che i turisti vengono, ma ripartono in fretta dopo un soggirono sempre più breve. «Il turismo del lago di Garda risente inoltre in modo negativo dei vantaggiosi pacchetti messi a disposizione dagli operatori stranieri che, in questo modo, spingono la gente verso mete lontane – prosegue l’Assessore -. Tuttavia ci sono alcuni dati che lasciano ben sperare: accanto al decremento delle presenze, aumentano gli arrivi soprattutto di villeggianti italiani». Una vacanza «mordi e fuggi» dunque, per chi è disposto a spostarsi nelle varie località preferendo cambiare soggiorno ogni quattro o cinque giorni. Ma, se da una parte, diminuiscono tedeschi e inglesi, dall’altra aumenta il numero di italiani che scelgono gli alberghi del lago di Garda come meta dei loro fine settimana. A risentire negativamente della situazione sono soprattutto gli esercizi extralberghieri, ovvero campeggi, affittacamere, bed & breakfast e agriturismo. Dai dati dell’Apt emerge che la presenza di turisti italiani in queste strutture diminuisce del 24,47%. Tuttavia, un fenomeno che fa ben sperare gli operatori turistici del comprensorio gardesano è quello della destagionalizzazione. Il turismo del Garda non riguarda più soltanto la stagione estiva, ma abbraccia tutto l’anno: un po’ meno gente nei mesi di luglio e agosto, ma presenze assicurate anche nel periodo invernale. «Questo permette di alleggerire la pressione sul territorio e di ottenere così una maggiore qualità dei servizi – spiega Carlo Zani, ex Presidente di Apt Brescia-. Dal punto di vista economico i guadagni rimangono costanti nell’arco dell’anno e si riesce a soddisfare un numero maggiore di turisti: diminuiscono il traffico e le code per accedere alle varie strutture, quali bar, ristoranti e negozi». Le file interminabili per mangiare un gelato sulle rive del Garda rimangono dunque un lontano ricordo. Se Toscolano Maderno è uno dei centri maggiormente in difficoltà con una diminuzione delle presenze turistiche del 10,11% rispetto al 2003, i dati relativi a Desenzano rimangono pressoché invariati, anzi sono positivi: i turisti sembrano continuare a preferire la capitale del lago e questo viene confermato da un incremento pari al 2,65%. La vicinanza con i principali nodi di viabilità sia autostradale che ferroviaria facilita l’arrivo dei turisti dalle principali città del Nord Italia soprattutto durante il fine settimana. Tuttavia la situazione rimane preoccupante dal momento che, da un punto di vista economico, quello del Garda è il più importante comprensorio della provincia di Brescia. A questo proposito è interessante l’iniziativa di Limone che ha creato un servizio di trasporto per mettere in collegamento la località con l’aeroporto di Montichiari. Risultato? La presenza di turisti inglesi a Limone è aumentata del 5% rispetto all’anno precedente. «Occorre sfruttare la vicinanza con gli aeroporti di Montichiari e di Villafranca – dice Adelio Zanelli, Assessore al Turismo del Comune di Desenzano -: i turisti stranieri si spostano ormai solo con l’aereo e diventa dunque importante collaborare con le varie compagnie aeree che spesso propongono voli a costi molto ridotti. Diventa inoltre fondamentale – ha proseguito Zanelli – istituire un piccolo osservatorio che permetta di controllare costantemente il fenomeno del turismo sul Garda per poter spingere turisti italiani e stranieri a scegliere il nostro lago come meta delle loro vacanze».

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