Lo sciopero di ieri e il presidio davanti al Pirellone, a Milano, hanno portato un primo risultato nella lotta dei lavoratori della Navigarda, duramente colpita dai tagli della Finanziaria con gravi conseguenze occupazionli (50 posti a rischio) e di servizio (cancellato in marzo un terzo delle corse). La delegazione sindacale, che aveva stigmatizzato il silenzio della Regione Lombardia in merito a questa crisi, è stata ricevuta dall’assessore regionale Alessandro Moneta, che finalmente ha garantito un attivo interessamento per evitare i pesanti tagli (circa due milioni di euro per il Garda). In precedenza, sempre in Regione, si erano fatti sentire i consiglieri di minoranza Luca Gaffuri e Stefano Tosi, che in un comunicato avevano sottolineato la gravità della situazione e sollecitato la Giunta ad attivarsi. In giornata è arrivata la risposta dell’assessore Moneta, competente in materia di Infrastrutture e Mobilità. «L’impegno della Regione – ha detto Moneta incontrando i rappresentanti sindacali – è quello di attivare un tavolo politico interistituzionale con le Regioni Veneto, Piemonte e con la Provincia autonoma di Trento, e un tavolo tecnico per il dialogo tra enti locali, aziende e i sindacati». Il lavoro dei due tavoli potrà definire le azioni per far fronte ai tagli alle risorse fatti dallo Stato nella finanziaria 2006, nonché il reperimento delle risorse necessarie. «Questo tema – ha proseguito l’assessore Moneta – verrà portato all’attenzione del Governo centrale. In particolare il tavolo tecnico, da me proposto, valuterà tutti i complessi aspetti collegati al settore del trasporto lacuale, con particolare attenzione alla qualità del servizio che assume importanza fondamentale per studenti e pendolari della Lombardia, oltre che per l’avvio della stagione turistica».


Iscriviti al nostro canale Telegram per tutti gli ultimi aggiornamenti
Garda Flash News: notizie lampo, stile essenziale







