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HomeAttualitàA metà agosto il lago «chiude»
Il Garda diminuisce di un centimetro al giorno ma con i recenti temporali ne ha recuperati due. Se continuerà a fare caldo non darà più acqua ai consorzi di bonifica

A metà agosto il lago «chiude»

Mentre il lago cala poco meno di un centimetro al giorno, precisamente sei centimetri alla settimana, gli amministratori e gli enti interessati alla sua gestione si incontrano in Provincia per parlare di tali livelli o, meglio, dislivelli. In queste settimane di temperature elevate, evaporazione massima e precipitazioni scarsissime, si è reso necessario fare il punto sulla situazione e affrontare anche la questione delle erogazioni ai consorzi di bonifica che utilizzano le acque gardesane per l’irrigazione nel Mantovano (Alto mantovano, Fossa di Pozzolo, Alta e media pianura mantovana e Sud Ovest Mantova). Ed ecco che scatta un pre-allarme: «Con questo trend», cioè se continuerà a far caldo e non pioverà, a metà a agosto dovremo sospendere l’erogazione», afferma Luigi Mille, dirigente dell’Agenzia interregionale del Po (Aipo), presente ieri all’incontro nella Sala Rossa dei Palazzi Scaligeri, organizzato dall’assessore all’Ecologia Luca Coletto. «Attualmente il lago è infatti a 43 centimetri sul livello idrometrico, mentre la media in questo periodo dovrebbe essere tra i 70 centimetri e il metro», spiega Mille. «I livelli sono dunque bassi, per cui la portata dell’erogazione ha già dovuto essere ridotta. Ora si erogano 64 metri cubi al secondo, che corrispondono al settanta per cento della portata massima, che è di 88 metri cubi al secondo. Prevedendo siccità avevamo iniziato l’erogazione tardi, cioè il 18 maggio e non il primo aprile, ma le precipitazione sono ora più necessarie che mai». Mille vuole essere ottimista: «Ho già comunicato agli utilizzatori che, se non piove, l’erogazione sarà cessata, ma noi confidiamo nella pioggia». E sottolinea. «Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) pomeriggio mi è stato comunicato che, in seguito ai temporali di mercoledì sera e alle precipitazioni continue tra giovedì notte e venerdì, l’acqua del lago è già salita di due centimetri, per cui la capacità di recupero del bacino è rapida». Il lago, la cui superficie è di 370 chilometri quadrati, ha cioè ripreso in una sola nottata 7,4 milioni di metri cubi d’acqua», dice Mille. Che il Garda sia assetato è un fatto, ma lo sono di più altri laghi: «Quello di Como e soprattutto quello di Iseo hanno un’autonomia che arriva solo al 20 luglio». La riunione con l’ente provinciale era stata chiesta dagli amministratori locali, preoccupati dal vedere le spiagge allungarsi e l’acqua intorbidirsi. Oltre all’assessore Luca Coletto e al presidente della Provincia Elio Mosele, erano presenti il sindaco di Bardolino Pietro Meschi, gli assessori di Brenzone Pietro Sabaini e di Castelnuovo Massimo Loda, i primi cittadini di Peschiera, Umberto Chincarini, e di Torri, Giorgio Passionelli. C’erano anche Cesare Buzzacchi del Consorzio Mincio e Fabio Salardi tecnico della Regione Lombardia. «Finalmente si inizia un confronto con la Provincia e abbiamo dati certi su cui lavorare», ha commentato Chincarini. «Mille ha detto che è stata erogata un’inferiore quantità di acqua, forse sarebbe il caso che anche la Provincia di Trento fosse stata presente, visto che ci risulta talvolta difficile farci dare i dati dell’acqua che preleva». Coletto ha quindi riposto: «Questa riunione è servita per fare il punto sulla situazione, crediamo sia il caso di farne un’altra a breve per vedere se nel frattempo la situazione è mutata. A quell’incontro convocheremo anche gli assessori all’Ecologia delle province di Mantova, Brescia e ovviamente Trento». Non resta che incrociare le dita e invocare la pioggia: «Ma teniamo a sottolineare», precisa Coletto, «che, nonostante l’emergenza, non ci sono problemi di ordine sanitario, ecologico, ambientale né legati alla navigazione, visto le imbarcazioni a fondo piatto del servizio pubblico possono circolare. Lo abbiamo verificato nel 2003, quando il lago arrivò a soli 8 centimetri sopra lo zero idrometrico (lo zero idrometrico significa che l’acqua a Porta Verona a Peschiera è a 64,3 centimetri sul livello del mare). Intanto, almeno fino ad agosto, anche l’agricoltura non corre rischi e i turisti possono stare tranquilli», ribadisce Coletto. «Il nostro obiettivo comune è il rispetto di una corretta gestione del lago di Garda», ha concluso Chincarini. «Sarebbe il caso che la Navigarda facesse il dragaggio dei porti e che anche la Seriola e il Virgilio, i due canali artificiali creati per garantire l’irrigazione dallo sbarramento di Salionze, fossero tenuti puliti: anche i livelli del lago ne risentirebbero positivamente».

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