domenica, Giugno 4, 2023
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A Sirmione il progetto per il teleriscaldamento a freddo

La sosteni­bil­ità ambi­en­tale di Sirmione è un val­ore che l’Am­min­is­trazione Comu­nale da sem­pre persegue e cer­ca di rag­giun­gere, giorno dopo giorno, attra­ver­so oper­azioni di diver­so genere volte ad abbrac­cia­re ambiti dif­fer­en­ti: parcheg­gi che incen­ti­vano l’u­ti­liz­zo dei mezzi elet­tri­ci per rag­giun­gere il cen­tro stori­co, miglio­ra­men­to del­la , arredo urbano par­ti­co­lar­mente cura­to, illu­mi­nazione ecososteni­bile, atten­zione alla salubrità delle acque ecc.

“Oltre a ciò che abbi­amo già mes­so in atto fino­ra, rite­ni­amo che sia indis­pens­abile, al fine di sal­va­guardare davvero il nos­tro ter­ri­to­rio, sfruttare l’in­no­vazione tec­no­log­i­ca per  ottenere il mas­si­mo delle per­for­mance nel totale rispet­to del­l’am­bi­ente” rac­con­ta il vicesin­da­co .

“Ecco per­ché abbi­amo sposato il prog­et­to del . Una tec­nolo­gia che, gra­zie a Sirmione Servizi, ver­rà appli­ca­ta agli edi­fi­ci pub­bli­ci del­la nos­tra cit­tà, a par­tire dalle nuove scuole e dal­la nuo­va palestra. Queste oper­azioni ci per­me­t­ter­an­no di riqual­i­fi­care ener­geti­ca­mente gli impianti di pro­duzione calore uti­liz­zan­do fonti ener­getiche rin­nov­abili in modo sem­plice, veloce e non inva­si­vo”.

Tut­to questo è pos­si­bile gra­zie all’­op­er­a­to del­la parte­ci­pa­ta del Comune Sirmione Servizi che, insieme a Cogeme (soci­età impeg­na­ta sui temi del­l’­ef­fi­cien­za ener­get­i­ca), ha ideato e real­iz­za­to il prog­et­to.

Come fun­ziona?

È un com­p­lesso di tec­nolo­gie che – appli­cate attra­ver­so un atten­ta prog­et­tazione — con­sentono il trasfer­i­men­to del­la risor­sa geot­er­mi­ca, o idroter­mi­ca, dal­la zona di emu­ng­i­men­to, stoccag­gio e pom­pag­gio, a quelle cen­trali ter­miche da riqual­i­fi­care poste al servizio di sta­bili già esisten­ti, risol­ven­do le crit­ic­ità tipiche legate all’u­ti­liz­zo di fonti rin­nov­abili all’in­ter­no di cen­tri stori­ci, di zone con scar­sità di spazi comu­ni, di con­testi con vin­coli di tutela pae­sag­gis­ti­ca, stor­i­ca o architet­ton­i­ca o con aree soggette a rig­orose zoniz­zazioni acus­tiche.

Quali gli ambiti poten­ziali?

Per le aree geogra­fiche carat­ter­iz­zate da falde rel­a­ti­va­mente super­fi­ciali, piut­tosto che da un impor­tante reti­co­lo di cor­si d’ac­qua e baci­ni nat­u­rali, il “teleriscal­da­men­to fred­do” può rap­p­re­sentare un modo sem­plice, veloce, non inva­si­vo e “rin­nov­abile”, per qual­i­fi­care ener­geti­ca­mente gli impianti di pro­duzione calore di edi­fi­ci pub­bli­ci, esisten­ti o da ristrut­turare, uti­liz­zan­do fonti ener­getiche rin­nov­abili. Attra­ver­so lo sfrut­ta­men­to geot­er­mi­co e gra­zie ad una rete di dis­tribuzione di acqua a 12–14 °C che for­nisce l’en­er­gia geot­er­mi­ca o idroter­mi­ca alla pompe di calore ad alta tem­per­a­ture con­nesse, che a loro vol­ta fun­zio­nano in modo effi­ciente e ecososteni­bile.

Una rispos­ta effi­ciente

È quin­di una val­i­da rispos­ta alle esi­gen­ze di quei cen­tri urbani medio-pic­coli inter­es­sati all’­ef­fi­cien­ta­men­to ener­geti­co del ter­ri­to­rio, il cui con­segui­men­to, per le lim­i­tate dimen­sioni del baci­no d’uten­za, non può trovare una favorev­ole rispos­ta nel teleriscal­da­men­to tradizionale, sia esso cogen­er­a­ti­vo che ali­men­ta­to da fonti rin­nov­abili. E’ altresì una val­i­da rispos­ta per quelle aziende che, sen­za dover impattare sul pro­prio ciclo pro­dut­ti­vo, han­no la pos­si­bil­ità di ridurre i con­su­mi ener­geti­ci con­tribuen­do alla val­oriz­zazione di reflui a bas­sa e bassis­si­ma tem­per­atu­ra.

Sirmione: i pos­si­bili svilup­pi

Il prin­ci­pale obi­et­ti­vo è servire un pri­mo dis­tret­to ener­geti­co cos­ti­tu­ito dagli edi­fi­ci pub­bli­ci esisten­ti posti al servizio di munici­pio, , palestra, scuo­la ele­mentare e scuo­la media.

Il dis­tret­to ener­geti­co ha lo scopo di servire le neces­sità di riscal­da­men­to, pro­duzione di acqua cal­da san­i­taria e raf­fres­ca­men­to esti­vo, derivan­do l’en­er­gia nec­es­saria prin­ci­pal­mente dal­la fonte rin­nov­abile geot­er­mi­ca, cos­ti­tui­ta dal­l’ac­qua di pri­ma fal­da, oppor­tu­na­mente stoc­ca­ta, dis­tribui­ta alle uten­ze servite e resti­tui­ta alla medes­i­ma fal­da.

L’en­er­gia rin­nov­abile può facil­mente inte­grar­si con altre fonti alter­na­tive pre­sen­ti all’in­ter­no del dis­tret­to ener­geti­co, come ad esem­pio i reflui ter­mi­ci, non diver­sa­mente uti­liz­z­abili, prove­ni­en­ti da pro­ces­si di raf­fred­da­men­to di fonti ter­mali e di celle frig­orifere di super­me­r­cati e ris­toran­ti.

Questo pri­mo dis­tret­to ener­geti­co si può inte­grare per­fet­ta­mente con le neces­sità ter­miche legate alla riqual­i­fi­ca ener­get­i­ca del­l’e­sistente cen­tro sporti­vo e del costru­en­do palazzet­to del­lo sport, il quale, doven­do essere edi­fi­ca­to ad “ener­gia qua­si zero” sec­on­do la vigente leg­is­lazione ener­get­i­ca regionale, potrà ben­e­fi­cia­re del­la fonte rin­nov­abile ed alter­na­ti­va trasferi­ta e dosa­ta dal­la rete di teleriscal­da­men­to fred­do.

Zero emis­sioni in atmos­fera, scam­bi ener­geti­ci fra le uten­ze, con­di­vi­sione delle fonti ener­getiche alter­na­tive e rin­nov­abili: in altre parole un pri­mo pas­so ver­so la piani­fi­cazione ener­get­i­ca urban­is­ti­ca del ter­ri­to­rio.

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