sabato, Luglio 27, 2024
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A varare iniziative concrete di salvaguardia sono invitati 150 soggetti

Agenda 21, mobilitazione sull’ambiente

Agenda in latino vuol dire le cose che si devono fare, 21 sta ad indicare il secolo cui il mondo s’è affacciato. Agenda 21 si colloca così a metà strada fra il manifesto che riprende le conclusioni di conferenze planetarie sull’ambiente e l’elenco delle cose da fare, nel concreto d’un territorio, piccolo ma non trascurabile (niente è trascurabile) per garantire ai posteri che troveranno sul pianeta condizioni accettabili di vivibilità. Nella mattinata di ieri l’assesasore Luigi Marino, affiancato dal dottor Forrer e dall’architetto Colombo, ha presentato Agenda 21 per il comune di Riva (che procede, almeno in parte, in parallelo alla certificazione ambientale che Tenno ha deciso di richiedere puntando con maggiore immediatezza alla spendibilità «turistica» d’una ulteriore garanzia offerta alla clientela). Si tratta d’un programma che punta in via assolutamente prioritaria al coinvolgimento: il più vasto e convinto possibile. Detta in parole povere, l’ambiente si salva non solo costruendo parcheggi e marmitte catalitiche, ma anche lasciando l’auto a casa ed accettando di fare quattro passi a piedi. Quindi convinzione. Sono stati individuati 150 soggetti, enti, associazioni, aziende, industrie, attività economiche, scuole, potenzialmente sensibili alle problematiche ambientali, e sono stati invitati ad una serie di incontri. Il primo in programma per ieri sera serviva a presentare l’iniziativa. Il secondo, in calendario fra una settimana, il 22, servirà a presentare un rapporto sullo stato attuale dell’ambiente locale (una massa di dati e di valutazioni, eseguita in base a venti parametri di valutazione per acqua, aria, suolo, turismo ed antropizzazione) che dovranno fornire gli spunti ad una serie di progetti concreti, da attuare subito nei prossimi mesi coi i soggetti disponibili, finalizzati ad un recupero di condizioni degradate o al miglioramento dell’esistente. Per gli alberghi potrà essere la questione dei detergenti da monitorare in base all’efficacia ed alla quantità di residui che scaricano; per le scuole si tratterà dell’educazione a spegnere la luce tutte le volte che non serve perchè così si rispamia energia. Per dicembre di questo 2003 è prevista una verifica. Quello avviato a Riva è il primo esperimento di coinvolgimento «di massa». Per fine anno, al di là della concreta misurazione dei vantaggi conseguiti, sarà importante anche l’accertamento della disponibilità di un’utenza varia ed ampia, a farsi coinvolgere per l’ambiente.

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