Una brutta avventura, per fortuna a lieto fine, ha messo paura a tre pastori (un uomo e due donne) che si trovavano con il loro gregge di 78 capre camosciate nella malga di Lorina, in territorio di Tremosine. La causa del guaio, che poteva rivelarsi assai più grave se non fossero intervenuti prontamente gli uomini della Forestale di Limone ed i Volontari di Tremosine, è stata la neve che, quest’anno, è scesa in quantità notevole ed in anticipo rispetto al solito. E così, sull’alto Garda, si è assistito, nelle giornate di lunedì e di ieri, ad una di quelle operazioni che solitamente dettano la cronaca di paesi freddi e lontani. La situazione di grave emergenza è dunque scaturita in seguito alla nevicata di qualche giorno fa. L’intervento dei volontari ha consentito di raggiungere i tre pastori (due dei quali poco meno che settantenni) che erano rimasti isolati nella loro malga, a poco meno di 1.400 metri di quota, a quattro chilometri da Passo Tremalzo. E dire che, per i tre, la discesa a valle era ormai una questione di giorni, visto l’inverno ormai imminente. La neve, scesa copiosa la scorsa settimana, ha invece mandato all’aria tutti i piani, isolando pastori e animali. Scarse, peraltro, le possibilità di contare sul cellulare che – come sovente accade in montagna- trasmette o riceve solo in specifici punti. I tre hanno avuto problemi anche per la corrente, visto che i pannelli erano ricoperti da neve e resi inutilizzabili. È stato invece possibile combattere il freddo grazie alla riserva di legna: di notte la temperatura è scesa a oltre otto gradi sotto lo zero. Qualche problema iniziava invece a presentarsi per l’alimentazione, tanto per i pastori che per il bestiame. L’allarme è stato lanciato dalla Forestale di Limone, salita per un controllo a Lorina nella giornata di domenica. Dopodiché l’intervento – alla realizzazione del quale hanno contribuito otto persone – è stato messo a punto dai Volontari di Tremosine e non si è dimostrato per nulla semplice, essendo stato complicato soprattutto dalla situazione della strada, coperta da un manto nevoso di 80 centimetri. I soccorritori sono quindi stati costretti a procedere utilizzando una vettura a quattro ruote motrici e con catene per raggiungere la malga. Nel procedere, le ruote della vettura segnavano anche il «binario» sul quale dovevano muoversi le ruote del trattore che era al seguito. Il trattore stesso si è dovuto fermare più in basso. Quindi, lentamente (l’operazione di salvataggio si è protratta per le giornate di lunedì e di ieri, compresa la notte), gli animali sono stati caricati sull’automezzo per essere in seguito trasbordati sul trattore e con questo trasportati fino ad una stalla di Cadignano, frazione di Tremosine. Avventura conclusa a lieto fine solamente ieri sera, dunque, per i tre pastori: una di loro è Natalina, molto conosciuta e stimata sull’alto Garda per la passione con la quale insiste nel portare avanti questa sua attività. E proprio Natalina è apparsa, agli occhi dei soccorritori, la più preoccupata, al punto da volere essere presente al recupero ed alla «sistemazione» di ciascuna delle sue 78 capre. Solo dopo che anche l’ultima aveva lasciato Lorina, la donna si è tranquillizzata ed è scesa a valle. E le 78 caprette? Pericolo scampato anche per loro, dopo che per qualcuna si era inizialmente temuto di non farcela.
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