martedì, Settembre 17, 2024
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A due settimane dall’annuncio della costruzione di una nuova A4 fra Peschiera e il Padovano, la Provincia scende in campo

Autostrada bis, il fronte del no

Visto che finora la Regione non ha provveduto, sarà la Provincia a convocare i sindaci dei comuni da Peschiera a San Bonifacio per discutere il percorso della nuova autostrada progettata dalla Società tangenziali Venete, che si collegherà al Padovano. I primi cittadini, a 15 giorni dall’annuncio dato dal consigliere provinciale Vincenzo D’Arienzo, non hanno ancora ricevuto comunicazioni. «La Provincia ha approvato all’unanimità la mia proposta di organizzare al più presto una conferenza dei servizi tra gli enti locali, e non coinvolti dal tracciato, perché non sia soltanto la Regione a stabilire quali infrastrutture debbano essere realizzate nel Veronese», spiega D’Arienzo.La Regione, aveva puntualizzato il consigliere, «interpellerà gli enti locali dopo l’assegnazione dei lavori e la concessione pluriennale sull’uso del nuovo tratto autostradale. Cioè dopo il 27 ottobre». Stando alla bozza del piano viario di cui D’Arienzo è a conoscenza, al contrario dei sindaci, «la direttrice est – ovest sarà sconvolta dalla nuova autostrada: da Peschiera a Verona e da San Giovanni a San Bonifacio, seguendo in quest’ultima parte il tracciato dell’alta velocità.«La nuova autostrada, dal lato di Peschiera, ingloberebbe la variante di Cavalcaselle e la strada che servirà il cantiere dei supertreni. Spostandoci verso Verona, anche la tangenziale Sud sarebbe inclusa nella nuova autostrada. Non comprendo perché la tangenziale Sud, che è pubblica perché di proprietà dell’Anas, debba diventare privata una volta affidata in gestione perché classificata come nuova autostrada».Restando nell’Est veronese, aggiunge D’Arienzo, «se la tangenziale Sud e anche la Porcilana – appena allargata dalla Provincia e parallela alla trafficatissima ex statale 11 da San Martino a San Bonifacio – fossero trasformate in autostrada non sarà mai completata la variante all’ex statale 11».Il consigliere provinciale concorda sulla necessità di dotare Verona e il Veneto di nuove infrastrutture. «Ma ciò non significa che questi progetti imponenti debbano essere attuati dovunque nel territorio», osserva. «Bisognerà valutare, e questo spetterà alla Provincia nel momento in cui riunirà i sindaci e gli altri soggetti interessati dalla nuova autostrada, le opere di compensazione, viarie e ambientali, per cominciare, che contengano l’impatto della nuova infrastruttura».L’assessore provinciale ai trasporti Alberto Martelletto – che è anche sindaco di Colognola, uno dei comuni dell’Est veronese che non sarà tuttavia attraversato dalla grande via di comunicazione – ha meno dubbi di D’Arienzo sull’utilità della nuova autostrada, soprattutto nell’Est veronese. «La viabilità sul tratto Brescia – Padova della A4 è così intenso che l’autostrada sarà destinata ad essere a numero chiuso», commenta. «I veicoli, poi, di media percorrono appena 20 chilometri sulla A4. E’ opportuno, perciò, che l’autostrada torni a essere una via per lunghi tragitti, il sistema di tangenziali da Peschiera a San Bonifacio per i viaggi più brevi. Positiva, per approfondire questi dati, è l’iniziativa volta al coordinamento nel territorio presa dalla Provincia».

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