sabato, Luglio 27, 2024
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Campagna di prevenzione sul territorio Contenitori neri per attirare questo killer

Battaglia aperta alla zanzara tigre

Avviata su tutto il territorio comunale la campagna di prevenzione contro la zanzara tigre. Un progetto del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ulss 22 con il supporto tecnico scientifico del dotto Simone Martini dell’Enostudio di Padova in collaborazione con il settore ecologia del Comune. Il monitoraggio è partito con la dislocazione di particolari contenitori neri che hanno il compito di attrarre le zanzare eventualmente presenti sul territorio a deporre le uova per verificare la specie. Sistema ritenuto efficace in quanto simula l’ambiente di origine soprattutto della zanzara tigre (Sud Est asiatico) che va a deporre le uova all’interno di canne di bambù dove si deposita temporaneamente l’acqua. Negli Usa invece c’è allarme per un’epidemia di virus del Nilo diffuso da una zanzara killer. La zanzara tigre, a differenza della zanzara comune si riconosce facilmente per la colorazione nera con bande bianche sulle zampe e sull’adome e una singola striscia bianca sul dorso. Per prevenirne la diffusione è necessaria la collaborazione di tutti al fine di evitare che alcuni fattori ambientali favoriscano la sua proliferazione. «Basta seguire alcune semplici indicazioni» asserisce l’assessore all’ecologia del Comune Fabio Marinoni, «trasmesseci dall’Ulss». Si tratta di eliminare tutte le situazioni che consentono all’acqua piovana o di irrigazione di creare dei piccoli accumuli. I sottovasi sono in genere i primi a essere incriminati, ma in effetti costituiscono un rischio solo se costantemente pieni di acqua: è sufficiente che vadano completamente a secco almeno un giorno alla settimana e il pericolo è evitato. Tutto ciò che con la pioggia può riempirsi d’acqua»,fanno presente i tecnici del servizio igiene e sanità pubblica, «rappresenta un potenziale sito di riproduzione per la zanzara tigre; secchi e contenitori vanno tenuti capovolti o coperti e le cavità degli alberi vanno riempite di sabbia: è inoltre necessario verificare periodicamente che le grondaie scarichino correttamente e fare molta attenzione naturalmente ai copertoni abbandonati.» In commercio esistono insetticidi per trattare tombini o luoghi i quali non possono essere isolati con una robusta zanzariera, però e necessario trattarli una volta la settimana. Efficace è anche l’azione del filo di rame posto in un sottovaso pieno d’acqua, che impedisce la proliferazione delle zanzare grazie al rilascio di ioni che agiscono come insetticida. Tecnica efficace però solo fino a quando il filo o il pezzetto di rame non sia ossidato in quanto l’ossidazione impedisce il rilascio degli ioni nell’acqua. Inoltre va rispettato il rapporto quantitativo rame-acqua: se infatti un pezzetto di filo di rame può bastare per un sottovaso certamente è insufficiente per un tombino o una cisterna.

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