La situazione del commercio in crisi, della somministrazione e della ricettività a Brescia continua a destare preoccupazione. Secondo i dati aggiornati al terzo trimestre 2025 da Movimprese – Infocamere, il settore commerciale ha subito una perdita di 1.937 unità (-7,6%) rispetto al 2019, con un totale di 23.300 imprese attive. Questo trend negativo è attribuito a diversi fattori, tra cui il cambiamento delle abitudini di consumo e l’aumento dei costi operativi. Barbara Quaresmini, presidente di Confesercenti Lombardia Orientale, ha sottolineato la necessità urgente di un piano di rilancio che favorisca innovazione e valorizzazione dei negozi locali.
Anche i settori della somministrazione e della ricettività mostrano segni di affaticamento nonostante il turismo mantenga una certa vitalità con oltre 11 milioni di presenze nella provincia. Nel terzo trimestre del 2025 si contano infatti solo 8.778 imprese attive tra ristoranti e strutture ricettive, in calo rispetto alle 9.178 del 2019. A livello nazionale, la crisi ha portato alla chiusura di oltre 23.500 attività commerciali nei piccoli comuni negli ultimi dieci anni, mentre il commercio digitale continua a crescere esponenzialmente, evidenziando una trasformazione profonda nel panorama economico locale.


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