Gianni Caproni riposerà ad Arco: cerimonia commemorativa per il pioniere dell’aviazione

Arco si prepara a rendere omaggio a una delle sue figure più illustri, il pioniere dell’aviazione Giovanni Battista Caproni. In una giornata dedicata alla sua memoria, la città dell’alto Lago di Garda vedrà il ritorno delle sue spoglie mortali, accompagnato da una commemorazione solenne e da un evento istituzionale focalizzato sulla valorizzazione dell’Archivio Caproni. Le iniziative sono state rese note a seguito della decisione della famiglia di traslare i resti del conte di Taliedo nella sua terra natale.

La Traslazione delle Spoglie e la Cerimonia Religiosa

Per volontà della Famiglia Caproni, le spoglie mortali di Giovanni Battista Caproni, insieme a quelle della consorte Timina Guasti e del figlio Italo, verranno trasferite presso la storica tomba di famiglia situata nel cimitero di Massone. Questa decisione segna il definitivo ritorno del celebre ingegnere nella natia Arco.

In occasione di questo evento, giovedì 16 ottobre 2025, alle ore 17:30, si terrà una Santa Messa commemorativa presso la Chiesa Collegiata. La funzione sarà officiata dal parroco, don Francesco Scarin. È stata confermata la presenza della figlia, Vittoria Caproni Meazzini Boccadoro, oltre ai nipoti e ad altri parenti. La sindaca di Arco, avv. Arianna Fiorio, ha diffuso l’invito alla cittadinanza a partecipare alla cerimonia.

Valorizzazione dell’Archivio Caproni: La Conferenza a Palazzo dei Panni

Prima della celebrazione religiosa, alle ore 16:00 dello stesso giorno, le sale di Palazzo dei Panni ospiteranno una conferenza stampa aperta al pubblico. L’incontro, curato dalla Provincia Autonoma di Trento, avrà come tema centrale la presentazione dei progetti legati alla valorizzazione dell’Archivio Caproni, di proprietà provinciale.

L’evento vedrà l’intervento dell’Assessora alla Cultura, Francesca Gerosa. Al tavolo dei relatori siederanno anche la Sindaca di Arco, Arianna Fiorio, il Direttore generale della Provincia, Raffaele De Col, il direttore dell’Ufficio Beni Storico-artistici della Soprintendenza provinciale, dott. Luca Gabrielli, e la professoressa Alessandra Quendolo dell’Università degli Studi di Trento.