I carabinieri in classe alle scuole medie per informare i ragazzi delle classi prima e seconda media dell’Istituto Falcone-Borsellino sui rischi della rete, del come arginare il bullismo ed il cyberbullismo e come agire nella legalità.
Nell’aula magna della scuola hanno preso la parola dapprima il comandante della compagnia di Peschiera del Garda Maggiore Francesco Milardi e successivamente il comandante della locale stazione dei carabinieri luogotenente Gian Luca Battaglia.
Uno dei temi che ha molto interessato i ragazzi è stato il furto dell’identità e non da meno la messa in rete, ovvero la “postazione” di foto osè o compromettenti per arrecare un danno altrui ingiusto.
E proprio su questi argomenti attuali e scottanti i carabinieri hanno presentato ai ragazzi esempi e fatti realmente accaduti evidenziando quindi i pericoli quotidiani che emergono dal web soprattutto nello chattare con sconosciuti, evitando di fornire dati personali e sensibili ad interlocutori non noti.
Una particolare sottolineatura da parte del Maggiore Milardi è stata posta nella attenzione al fenomeno sempre crescente di mobbing nella età evolutiva, invitando i ragazzi a dialogare molto con i genitori, a segnalare ogni campanello di allarme, a ritenere le forze di polizia organi e strutture amiche per confidarsi, non disgiunte dalla collaborazione con il corpo insegnante.
Una alta pagina di attenzione è stata evidenziata dai carabinieri verso l’utilizzo delle droghe, sia leggeri che pesanti, informando specificatamente i ragazzi che se creano dipendenza sono veramente pericolose e quindi assolutamente da non usare. “Lo stesso interesse da parte dei ragazzi è stato manifestato anche per l’uso ed abuso di alcolici e super alcolici – sottolineano i carabinieri – in particolare con l’avvio della stagione estiva e con l’afflusso di giovani stranieri che sovente vengono colti in grave stato di coma etilico. Il turismo è la massa che gravita intorno alle nostre aree- hanno infine segnalato gli uomini dell’Arma – sono portatori di” non regole” e oggettive possibilità di cattiva imitazione da parte dei giovani e giovanissimi.”
Coordinati dalla docente Viviana Modena i ragazzi hanno intavolato un importante dialogo con i carabinieri ed hanno posto molteplici domande e richieste ai rappresentanti dell’Arma in relazione alle azioni comportamentali ed alla legalità per poter essere cittadini che crescono nel rispetto della convivenza civile.