Il PREMIO SPORTIVO DON MAZZI “Lo sport aiuta a essere migliori” edizione 2013 è stato consegnato questa sera a Cesare Prandelli, CT della Nazionale di calcio, “figura di spicco e di riferimento per tanti giovani, che con il proprio atteggiamento è riuscito a trasmettere l’alto valore educativo dello sport, strumento di speranza e impegno per i giovani, soprattutto a chi vive in condizioni di disagio”.
La cerimonia di premiazione, trasmessa in diretta sul canale tv RAI SPORT 2, si è svolta presso il Centro Giovanile Don Mazzi – Casa di Beniamino a Cavriana (MN), sede nazionale della Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi.
Attraverso il premio, giunto quest’anno alla seconda edizione, don Antonio Mazzi ha voluto celebrare un’amicizia fortemente voluta con un personaggio capace di portare in un ambiente critico come quello dello “sport business” non solo un calcio tecnicamente fresco, ma anche di diventare un testimone credibile del valore educativo dello sport, soprattutto ai giovani che vivono in condizioni di disagio.
Un’amicizia tra due persone speciali: un allenatore competente e dotato di una profondità spirituale rara nel mondo dello sport professionistico e un “prete matto”, come si autodefinisce don Antonio.
“La tua presenza è una specie di battesimo per i nostri Centri Giovanili – ha detto don Mazzi al suo ‘fratello di passioni sportive positive’ – perché la droga si vince non con le comunità, ma con lo sport. Dobbiamo suscitare passioni positive e recuperare la capacità di sorridere. L’adolescenza è il periodo più importante nella vita di una persona e lo sport deve essere un’attività fondamentale in questa età”.
Per Cesare Prandelli, si tratta di una nuova occasione di incontro con la Fondazione che fa parte della “galassia” Exodus.
Prandelli giocava comunque “in casa” dal momento che l’inizio della sua prestigiosa avventura nel mondo del calcio iniziò nell’ambiente dell’oratorio di Orzinuovi (BS), caratteristica comune ad altri campioni. E i Centri Giovanili Don Mazzi si propongono proprio come “gli oratori degli anni 2000” nella loro opera educativa e formativa basata sulle figure di Don Giovanni Bosco e Baden Powell, fondatore dello scoutismo.
Prandelli ha ricordato l’importanza di questo ambiente, luogo di formazione, educazione e disciplina.
I ragazzi protagonisti la scorsa estate della spedizione a Kiev hanno voluto consegnare a Prandelli un pannello di “memorie” fotografiche in ricordo di una esperienza che tutti i partecipanti ricordano ancora oggi con forte emozione.
A loro volta, gli allenatori delle squadre Olimpia, Valeggio e Valtenesi, che hanno partecipato attivamente all’attività della fondazione, in particolare per il progetto EUROPEO KIEV 2012 (motivazione premio), hanno ricevuto delle pergamene celebrative da parte di Claudio Sinico, consigliere fondazione centri Giovanili.
Un terzo omaggio – un cesto di prodotti del patrimonio enograstronomico locale – è stato consegnato a Prandelli dal sindaco di Cavriana Mario Ben Hur Tondini. Tondini ha inoltre ha dato il benvenuto dell’amministrazione comunale e ha illustrato i solidi rapporti di collaborazione tra la comunità di Cavriana e la Fondazione Centri Giovanili.
Il nome del CT della Nazionale di calcio si aggiunge a quello dei premiati della prima edizione, che si è svolta l’anno scorso: Paola Pezzo (campionessa olimpica di cross country), Francesca Porcellato (campionessa paralimpica di maratona e sci di fondo, presente alla serata) e Massimo Barbolini, CT della Nazionale Volley femminile.
Prima della consegna materiale del premio ¬- un’opera in vetro realizzata dall’artista Raffaele Darra (www.darraitaly.com) di Cavriana – e delle foto di rito, don Mazzi e Prandelli sono stati protagonisti di un dibattito, moderato da Giovanni Mazzi, che ha esaltato il valore dello sport nell’educazione dei giovani.
La serata è stata inoltre occasione per la presentazione ufficiale della Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi, costituita nel dicembre 2012, diretta da Giovanni Mazzi e presieduta da Cesare Menini.
I Centri Giovanili Don Mazzi sono presenti in diverse regioni italiane e svolgono un’opera di prevenzione alle situazioni di disagio e marginalizzazione giovanili riassunta dallo slogan “Facciamo squadra per arrivare prima”.
Le attività si basano su “quattro ruote educative” -– musica, danza e teatro, sport, volontariato -– e mirano a stimolare nei giovani “una tremenda voglia di vivere”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna a Giovanni Paolino (direttore generale del gruppo Eismann in Europa) e ad Alessandro Belluscio (Vice Presidente Golf Club Colli Berici) delle prime due tessere degli “Amici della Fondazione Centri Giovanili”.
Eismann è sponsor storico dei Centri Giovanili e nei mesi scorsi ha ideato una originale forma di finanziamento che ha coinvolto i clienti di Eismann e che ha permesso materialmente l’avvio delle attività della Fondazione.