domenica, Giugno 16, 2024
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Contrabbando di Sigarette Elettroniche sul Lago di Garda: Denunciato un Italiano

Nel cuore del Lago di Garda, la Guardia di Finanza ha scoperto un vasto traffico illecito di sigarette elettroniche potenzialmente pericolose. Un cittadino italiano è stato denunciato per contrabbando e vendita non autorizzata di prodotti sottoposti a monopolio, con il sequestro di oltre 500 sigarette elettroniche e altri articoli non conformi alle normative vigenti.

Le indagini sono state condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Cles, impegnata nella costante attività di controllo del territorio per garantire la legalità economico-finanziaria. I Finanzieri hanno identificato l’uomo come responsabile della vendita illegale sia attraverso canali diretti che tramite social media.

Operazione e Sequestri

L’attività investigativa preliminare ha sollevato sospetti sulla possibile esistenza di una rete commerciale abusiva. La successiva perquisizione domiciliare ha confermato i timori delle autorità: sono state sequestrate 539 sigarette elettroniche tipo “E CIG” prive dell’etichettatura in lingua italiana e del marchio CE. Molti dei dispositivi contenevano livelli di nicotina superiori ai limiti stabiliti dalle norme europee, rendendoli potenzialmente nocivi per la salute.

Durante le operazioni, i militari hanno anche trovato una macchina etichettatrice, dosatori, biglietti da visita pubblicitari, basi aromatiche e agenti chimici utilizzati per l’autoproduzione delle sostanze da fumo. Inoltre, è stato rinvenuto tutto il materiale necessario per la spedizione degli ordini ricevuti online.

Ricostruzione del Giro d’Affari

Analizzando la documentazione acquisita durante le indagini, è emerso un giro d’affari considerevole legato all’attività illecita. Il volume complessivo dei prodotti commercializzati o detenuti ammontava a circa 1,7 quintali.

Sanzioni Severe

Al termine degli accertamenti, oltre alla denuncia penale inoltrata alla Procura della Repubblica di Trento, al responsabile è stata comminata una pesante sanzione accessoria pari a circa 861 mila euro. Questa cifra rappresenta il totale delle imposte indirette e dei consumi evasi dal soggetto coinvolto nell’attività illegale.

L’operazione si inserisce nel quadro delle azioni quotidiane svolte dalla Guardia di Finanza contro i traffici illeciti. L’obiettivo principale rimane la tutela delle entrate dello Stato e della salute pubblica.

In ottemperanza al Decreto Legislativo 8 novembre 2021 n.188, si ricorda che ogni persona sottoposta ad indagine è presunta innocente fino a sentenza definitiva irrevocabile.

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