lunedì, Dicembre 4, 2023
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Dalla «pipeline» che raggiunge la base di Ghedi, un braccio verrà dirottato su Montichiari: previsto un risparmio del 20 per cento

Il Boe­ing del­la com­pag­nia cino-tedesca Jade Car­go Era uno dei nodi più con­tro­ver­si e cos­tosi: il riforn­i­men­to di com­bustibile per gli aerei. Da sem­pre l’aero­por­to di Mon­tichiari lamen­ta­va costi ecces­sivi rispet­to ad altri scali, un gap deter­mi­na­to dal­la lim­i­tatez­za dei voli che non favori­va adeguate economie di scala per le com­pag­nie petro­lif­ere di servizio. Ora la soluzione è a por­ta­ta di mano e dal­la fine del prossi­mo gen­naio la situ­azione cam­bierà rad­i­cal­mente. Il car­bu­rante arriverà a Mon­tichiari gra­zie a una con­dot­ta che trasporta il «jet fuel», la ben­z­i­na per gli aerei, i Tor­na­do oggi, gli F‑35 domani, all’aero­por­to mil­itare di Ghe­di e da lì a Mon­tichiari. La col­lo­cazione del­la pipeline del­lo sca­lo mil­itare è mate­ria top secret. Una rag­natela indis­pens­abile per i riforn­i­men­ti ai mezzi mil­i­tari; com­pren­si­bile che la sua esisten­za sia uno dei seg­reti meglio con­ser­vati. I sin­daci san­no che esiste, ma non dove pas­si. Una infra­strut­tura mil­itare all’o­rig­ine che dal 2009 è sta­ta però sdo­gana­ta anche per usi civili e ora un brac­cio di questo oleodot­to rifornirà l’aero­por­to «Gabriele D’An­nun­zio» di Mon­tichiari. Il Cat­ul­lo di Verona, azion­ista di con­trol­lo di Mon­tichiari, ha con­clu­so un accor­do con il min­is­tero del­la Dife­sa per poter­la uti­liz­zare e garan­tire così l’ap­provvi­gion­a­men­to di kerosene ai car­go che atter­ra­no e decol­lano a D’An­nun­zio.  La con­dot­ta ha orig­ine a La Spezia, dove le navi ver­sano il com­bustibile nelle tubazioni che arrivano fino a Ghe­di per poi pros­eguire con un allac­cia­men­to a Mon­tichiari. A con­ti fat­ti, gli addet­ti ai lavori cal­colano un risparmio del 20% rispet­to agli attuali costi. In una pri­ma fase il kerosene ver­rà anco­ra ver­sato nelle auto­bot­ti che provved­er­an­no al trasporto all’aero­mo­bile: in segui­to ver­ran­no real­iz­zate delle piaz­zole per il riforn­i­men­to sot­to­bor­do. Una boc­ca­ta di ossigeno per la soci­età di ges­tione del­lo sca­lo che potrà pro­por­si all’es­tero con offerte più com­pet­i­tive. Non a caso è sta­to appe­na annun­ci­a­to che tre nuovi vet­tori car­go han­no sot­to­scrit­to accor­di con la soci­età per oper­are rego­lar­mente dal­la pri­mav­era prossi­ma: la com­pag­nia cinese YV Mei toc­cherà due volte la set­ti­mana con un B777; la com­pag­nia africana Ethiopi­an Air­lines arriverà con un B747 una vol­ta la set­ti­mana in estate e da set­tem­bre due volte la set­ti­mana; la com­pag­nia aerea tur­ca Mng effettuerà due voli la set­ti­mana con un A300. Le com­pag­nie atter­ra­no per la pri­ma vol­ta in Italia. Inoltre è sta­to sot­to­scrit­to il pro­to­col­lo d’in­te­sa con l’aero­por­to cinese di Nan­jing per svilup­pare sin­ergie tra i due scali. Al D’An­nun­zio, inoltre, oper­a­no Lufthansa car­go, la cino-tedesca Jade e le Poste. Un’at­tiv­ità mer­ci in costante svilup­po che sta facen­do lievitare la con­sid­er­azione di Mon­tichiari nel trasporto mer­ci, anche gra­zie ai cospicui inves­ti­men­ti in cor­so. Per non dire del­l’al­lunga­men­to del­la pista oltre gli attuali 3 chilometri che già ne fan­no una delle più lunghe nel set­tore.

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