venerdì, Aprile 26, 2024
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Venti secoli di storia narrati da un sito che gli studiosi considerano unico nelle città d’Europa

Dalle palafitte dell’Età del Bronzo agli austriaci

La cittadina arilicense e il suo territorio conservano «un complesso repertorio di opere fortificate, che può documentare l’evoluzione dell’arte fortificatoria dall’antichità al XIX secolo». Così scrive Lino Vittorio Bozzetto nel suo volume «Peschiera. Storia della città fortificata», riassumendo in poche righe il significato dell’ingente patrimonio architettonico e storico racchiuso in questo lembo del territorio veronese che, sin dai tempi più remoti, ha suscitato grande interesse e attenzione come «caposaldo difensivo. Qui si è raccolto un campionario unico di forme fortificatorie che, col progresso dei mezzi di offesa, si sono sviluppate e, in parte, sovrapposte durante venti secoli di storia». Cinque le epoche fondamentali della storia della cittadina. Durante gli scavi per l’arsenale della Kriegs Marine absburgica, iniziati nel 1860, vengono rinvenuti resti palafitticoli la cui fine potrebbe essere stata segnata, supposero gli studiosi dell’epoca, da un incendio; il nucleo fortificato della Signoria Scaligera, nucleo datato tra il 1290 e il 1320, situato all’interno della Rocca di dantesca memoria (nel complesso dell’ex carcere militare), che racchiude le testimonianze una torre che risale probabilmente al III secolo d.C.; la Repubblica Veneta, con la fortezza bastionata «chiave strategica della linea Garda-Mincio, ordinata come doppia testa di ponte fluviale» decretata dal Senato il 23 agosto 1549; poi il momento dei francesi e di Napoleone, con progetti per l’ulteriore fortificazione di Peschiera che «si svolge su un arco di tempo di oltre dodici anni» La «città da guerra napoleonica, delineata in una cospicua serie di progetti, che rimase incompiuta». Ma le idee dei grandi fortificatori francesi, Chasseloup-Laubat, Baudrand, Haxo, trovarono a Peschiera un campo di sperimentazione di speciale interesse. Infatti intervenne l’Impero absburgico con la piazzaforte rivista secondo un nuovo piano fortificatorio d’insieme comprendente i quindici forti esterni, sei dei quali sono giunti conservati sino ad oggi. Una straordinaria raccolta di testimonianze dirette della storia che fanno di questa fortezza sull’acqua un «raro patrimonio d’arte, di tecnica e di cultura, preminente per l’interesse turistico, che rende Peschiera unica tra le città d’Europa».

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