martedì, Novembre 18, 2025
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Il presidente della Croce Bianca Raguzzi archivia il caso lettere anonime e rilancia sullo spostamento dell’associazione. Villa Gloria ha bisogno di un intervento al tetto e di uscite per le ambulanze

«Dateci garanzie per la sede»

«Ci stanno attaccando pubblicamente, con scritti anonimi, per la costituzione di una società privata che affianca l’associazione dei volontari della Croce Bianca». A dirlo, con risentimento, è Fabio Raguzzi, il presidente della Croce Bianca e capogruppo di maggioranza in consiglio comunale. E infatti all’indomani della seduta urgente nella quale aveva denunciato che l’associazione non si sente benvoluta a Torri, che i consiglieri di opposizione «devono chiarire che posizione hanno nei confronti della Croce Bianca», e che il cambio di sede dal pianterreno della scuola a Villa Gloria Angela potrà avvenire facendo prima chiarezza sulla sede che si vuole dare all’associazione, Raguzzi torna alla carica. E parla della Croce Bianca in rapporto alla politica, alle istituzioni, alle denunce anonime e al cambio di sede. «Dal 1995 ad oggi», spiega il presidente della Croce Bianca, «da quando cioè siamo subentrati alla precedente gestione, riteniamo di avere conseguito tre successi: riqualificazione dei volontari e conseguente convenzione col 118, rinnovamento completo del parco auto e rinnovo di tutti i volontari, che sono oggi cento». «Nonostante questo», prosegue, «e nonostante i 1100 interventi in urgenza o emergenza, oltre ai 2000 trasporti di ammalati ogni anno, numeri che danno idea della nostra importanza sul territorio del Baldo Garda, siamo stati oggetto, dal 2003, di campagna denigratoria». In particolare, il presidente Fabio Raguzzi punta il dito su un episodio di affissione notturna di manifesti a Torri e Garda, avvenuta nel 2003, che «ci accusava di gestione verticistica della associazione, e di avere persone non gradite nella dirigenza». «Da giugno 2004, poi, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche che abbiamo vinto, alcuni si sono prodigati in una campagna denigratoria nei miei confronti e in quelli dell’associazione. Ignoti hanno perfino scritto alla Guardia di Finanza, alla Procura, all’Ulss 22 di Bussolengo e a sindaci del comprensorio, tentando di screditarci». «Sono arrivate diverse lettere, rigorosamente anonime», prosegue Raguzzi, «perché abbiamo fondato una società privata, a responsabilità limitata, affiancandola nella gestione dell’associazione della Croce Bianca». In pratica, Raguzzi e il vicepresidente della Croce, Attilio Bellorio, hanno fondato la Croce Bianca srl, che gestisce gli stipendi e le operazioni fiscali e contabili delle sei persone, cinque autisti e una segretaria, che mandano avanti l’associazione Croce Bianca. Secondo Raguzzi si è trattato «di un’azione necessaria, meditata con commercialisti e due studi legali, approvata dall’ assemblea della Croce Bianca». La società, a quanto ha illustrato Raguzzi, avrebbe sede in via Dall’Oca Bianca, e vedrebbe come soci lo stesso Raguzzi, oltre ad Attilio Bellorio.«Quel che vogliamo sottolineare», interviene Bellorio, «è che la società affianca l’associazione Croce Bianca, ma non la sostituisce. Si è reso necessario fondarla per ottemperare gli adempimenti legali e fiscali e per non rischiare di fallire o essere buttati fuori dalla Regione Veneto, come già era successo in passato, prima della nostra gestione». «Per aver fondato l’associazione siamo stati attaccati in campagna elettorale e siamo dovuti andare a colloquio con la direzione generale dell’Ulss di Bussolengo, con la Finanza e con vari sindaci della zona. Ma noi non abbiamo fatto nulla di irregolare». «La disinformazione e gli attacchi politici», riprende Raguzzi, «tendono solo a crearci problemi e a screditarci. Secondo noi infatti la palestra, che la minoranza guidata da Tomei ha proposto di creare nella attuale sede della Croce Bianca facendoci spostare a Villa Gloria, non è fattibile. Come mai poi l’Ulss è uscita in ispezione proprio con la nostra amministrazione e ha dichiarato inagibili locali nel seminterrato dell’ex cinema, usati come palestra da circa 20 anni?». In consiglio comunale la minoranza Rinnovamento aveva proposto di accelerare lo spostamento della Croce Bianca a Villa Gloria, come aveva detto il capogruppo Alberto Tomei, per «fare posto a una palestra nei locali attualmente occupati, al pianterreno della scuola, dalla associazione». «Non sono contrario a spostare la sede della Croce a Villa Gloria», ribatte ora Raguzzi, «ma voglio garanzie sui locali, sull’utilizzo del piazzale esterno per le ambulanze, sui lavori al tetto che ancora non sono stati eseguiti a Villa Gloria. C’è perfino un albero di fronte al garage dove le ambulanze dovrebbero uscire». Raguzzi conferma che si dimetterà entro aprile, «da presidente della Croce Bianca per l’imbarazzo che mi crea l’incarico che mi viene spesso assegnato di rappresentare, fuori Torri, il Comune. La precedente amministrazione aveva infatti brillato per assenza nelle varie riunioni istituzionali». Da ultimo, Raguzzi conferma: «dopo i colloqui avuti con Finanza, Ulss, sindaci e quant’altri, la vicenda delle lettere anonime per noi è chiusa».

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