sabato, Luglio 27, 2024
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La sala del Celesti apre alle foto di Giacomelli

Domani la cerimonia di inaugurazione

È tutto pronto a Lonato per l’inaugurazione, domani, alle ore 17, della mostra fotografica dedicata a Mario Giacomelli, promossa dall’assessorato alla Cultura e curata da Enrica Viganò. Titolo di questo viaggio attraverso 69 delle oltre cento opere della collezione donata nel 1984 da Mario Giacomelli alla città di Lonato è «Il mio canto libero». L’organizzazione è stata gestita dall’agenzia Admira di Milano, con la partecipazione della Fondazione Asm. La mostra, collocata nella sala Celesti del palazzo municipale, sarà inaugurata dal sindaco Morando Perini, e rimarrà aperta fino al 2 maggio con i seguenti orari: il martedì dalle 18 alle 21, il giovedì dalle 10 alle 12, il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. Sarà inoltre visitabile, nelle giornate di Pasqua, lunedì dell’Angelo, il 25 aprile e il primo maggio. L’itinerario espositivo studiato per la mostra consentirà di ripercorrere l’intera esperienza fotografica di Mario Giacomelli, probabilmente il fotografo italiano più conosciuto al mondo, attraverso quei temi che ne hanno caratterizzato l’opera: il paesaggio e la terra, il dolore, la sofferenza, la vecchiaia, la speranza, l’amore. La natura, in particolare, costituisce uno dei suoi soggetti più amati, e il maestro lo riprende in più occasioni, scattando, come sottolinea Enrica Viganò in catalogo: «Infinite immagini di un incanto che è insieme metafora e sublimazione delle fatiche umane: i solchi nella terra si compongono in linee armoniose e tratti decisi». «Quando, nel periodo natalizio del 1984 le fotografie di Giacomelli vennero esposte presso la sala Celesti del municipio di Lonato – commenta il sindaco Morando Perini – l’artista stava facendo al Comune un duplice, magnifico dono. Magnifica era già la mostra che in molti poterono ammirare e magnifico fu il gesto con il quale Giacomelli donò a Lonato le sue opere. È sicuramente fatto non comune, da parte di un’istituzione pubblica che organizzi un evento culturale ricevere dall’autore l’oggetto stesso dell’evento, in questo caso ben 101 fotografie stampate e selezionate dall’autore. Dopo quella prima fortunata occasione di contatto con questo mirabile fondo artistico, la collezione, divenuta patrimonio dell’intera cittadinanza di Lonato, è stata offerta dal Comune con grande piacere per ulteriori esposizioni in Italia e all’estero, sicuri di rendere giusto omaggio a Mario Giacomelli». Molto interessante appare anche la biografia dell’artista, considerato ormai molto universalmente uno degli interpreti più originali della fotografia italiana, e sicuramente il più conosciuto. Giacomelli lascia Senigallia nel 1925 e ci muore nel 2000. Nel 1963 viene inserito da Szarkowski tra i migliori cento fotografi della collezione del MoMa di New York, e oggi le sue immagini sono conservate nei maggiori musei del mondo. L’incontro con la fotografia avviene nel 1954. Poeta e pittore, usa la fotografia come una tela, senza seguire alcuna regola. Giacomelli si avvale di un linguaggio originale, assolutamente personale, senza riferirsi ad alcun modello della storia della fotografia. Il suo stile è così indipendente ed anarchico che riesce a spaziare attraverso soggetti molto differenti tra loro, lasciando la sua inconfondibile traccia.

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