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Il primo traghetto attraccherà a Ronchi di Castelnuovo il 25 maggio

Ecco il nuovo pontile Gardaland «Servirà a combattere il traffico»

È ormai pronto il nuovo pontile realizzato in località Ronchi per l’attracco dei battelli della Navigarda. «Il progetto risale ad alcuni anni fa, sulla base di un’idea che vedeva concordi sia il nostro Comune che la stessa Navigarda e Gardaland; insieme abbiamo cercato di coinvolgere la Regione», ricorda il sindaco Ferdinando Emanuelli, «sia per le autorizzazioni necessarie che per un aiuto economico per la realizzazione dell’opera». La parte economica ha visto la partecipazionie sia della Navigarda che di Gardaland, il Comune di Castelnuovo ha concesso l’area sulla quale sono stati realizzati la biglietteria e il cosiddetto camminamento pedonale, mentre la Regione Veneto ha provveduto all’espletamento della gara di appalto e alla costruzione del pontile vero e proprio. «I lavori sono praticamente ultimati: alla biglietteria mancano alcune finiture per poter dar inizio all’iter burocratico che ne sancirà l’utilizzazione; a questo punto», commenta Emanuelli, «non resta altro che sapere dalla Navigarda se e quando inizieranno gli attracchi». «La nostra attività in località Ronchi inizierà il 25 maggio, con l’attracco della prima nave con passeggeri», risponde l’ingegner Marcello Coppola, direttore d’esercizio della Navigazione lago di Garda; «prende così il via la vita di questo pontile che, di fatto, è collegato con tutti gli altri del lago: il nostro augurio, infatti, è che il nuovo attracco sia un mezzo non solo per il raggiungimento di Gardaland via acqua, in modo da decongestionare il traffico sulle strade, ma anche di sviluppo della zona lago di Castelnuovo». Il progetto del pontile in località Ronchi non mancò di suscitare polemiche e reazioni da parte degli ambientalisti locali, tanto che la protesta sfociò anche in un’interrogazione presentata al Parlamento Europeo. «Ma l’istituzione non era, purtroppo, in grado di intervenire», rammenta Sergio Maggi, ambientalista, «e questo perché la Regione Veneto, a quel tempo, non aveva ancora recepito la legge comunitaria sull’individuazione dei Sic, cioè i siti di interesse comunitario: il mancato accoglimento della normativa ha, di fatto, impedito al Parlamento di intervenire su una progettazione che andava ad incidere su un’area non ancora entrata nei parametri di tutela». «La legge è stata recepita solo ora, tanto che pochi giorni fa è uscito l’elenco dei Sic individuati sul Garda; ma per Ronchi, ovviamente, è ormai troppo tardi».

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