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Fondazione Renato e Damiana Abrami Onlus dona un’ambulanza al Presidio Ospedaliero di Manerbio

È stata consegnata oggi la nuova ambulanza per i trasporti sanitari di emergenza intraospedalieri donata al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Manerbio dalla Fondazione Renato e Damiana Abrami Onlus.

Alla consegna erano presenti il Direttore Generale di ASST Garda Carmelo Scarcella e la Sig.ra Lidia Venturini Presidente della Fondazione Renato e Damiana Abrami Onlus.

“Ringrazio con profonda gratitudine la Fondazione Renato e Damiana Abrami Onlus – dichiara il Direttore Generale Carmelo Scarcella – per la sensibilità e l’attenzione riservata al Presidio di Manerbio attraverso gesti di grande generosità. Questa nuova donazione, insieme al finanziamento per la realizzazione del Polo Oncologico, hanno un significato umano e sociale importante e vanno a beneficio del territorio e dei cittadini.

“In modo particolare durante questo periodo – dichiara la Presidente della Fondazione Abrami Lidia Venturini – è risultata evidente anche l’importanza di disporre di questi supporti tecnologicamente all’avanguardia. Per questo motivo, la Fondazione Renato e Damiana Abrami, è lieta di donare questa ambulanza al Presidio Ospedaliero di Manerbio con la speranza che le moderne strumentazioni presenti a bordo possano essere d’aiuto a molte persone.”

L’ambulanza, di ultima generazione rispetta le linee guida in tema di soccorso nonché la normativa europea EN1789 ed è dotata di tutti i più moderni sistemi di sicurezza per i pazienti e per gli operatori.

Internamente è allestita secondo principi di ergonomia per facilitare l’organizzazione a bordo in tutte le fasi del trattamento dei pazienti: movimentazione, preparazione e somministrazione dei farmaci.

È dotata di un monitor multiparametrico, appeso a soffitto per evitare intralci all’attività sanitaria, che permette di visualizzare contemporaneamente il tracciato dell’elettrocardiogramma a 12 derivazioni, la saturimetria e la pressione arteriosa; sono inoltre presenti un frigorifero per la conservazione dei farmaci termolabili e un cassetto caldo per la preparazione delle infusioni prima della somministrazione.

Il pavimento è antiscivolo, in resina, e le pareti sono arrotondate, senza spigoli o angoli, per permettere un’accurata disinfezione.

Tra la cabina ed il vano sanitario non sono presenti prese d’aria a garanzia di una netta separazione tra gli scomparti rendendola idonea anche al trasporto di pazienti affetti da coronavirus.

La barella ha un doppio ancoraggio e un sistema elettromeccanico per il caricamento elettrico dei pazienti fino a 280 kg evitando rischi per gli operatori nella movimentazione dei carichi.

Anche gli elementi dell’autoveicolo sono di ultima generazione: navigatore integrato, rilevatore di stanchezza per il conducente, cross wind per il mantenimento della corsia in caso di forte vento laterale, comandi al volante, sedute confortevoli per il conducente e l’accompagnatore, i lampeggianti sono integrati nel tetto ed è presente un sistema di chiamata di emergenza dei soccorsi in caso di incidente.

L’automezzo ha inoltre superato i test della galleria del vento per la riduzione dei consumi e l’inquinamento ed i crash test dinamici.

 

 

 

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