Tutti in piazza il 31 dicembre, aspettando la mezzanotte. Con la musica e il ballo. E all’ora fatidica, via allo spettacolo di fuochi d’artificio. Torna anche quest’ultimo dell’anno lo show pirotecnico di Garda. Nelle edizioni passate l’afflusso di pubblico è stato enorme. Tanta gente così sul lungolago non la si vede forse neppure la sera del palio delle contrade, a ferragosto. Un anno fa il traffico è rimasto quasi paralizzato, con macchine parcheggiate ovunque. È questo il vero momento clou del Natale tra gli olivi, la lunga kermesse voluta dal Comune. Attendendo la mezzanotte, ci si può scaldare con le danze. Due i punti d’animazione. Il primo è in piazza Catullo, di fronte al porto. Lì si comincia alle 22.30 con Rino y su Salsero & Dj Kacimboo, che propongono sound latino americano e musica disco. Un paio di centinaia di metri più in là, nella piazza del municipio, alle 23 è invece in programma un altro genere di intrattenimento musicale: qui c’è l’orchestra Fabio Carrera, che propone un repertorio di liscio e canzoni anni Sessanta. A mezzanotte stop agli amplificatori e spazio alle luci e ai botti dei fuochi d’artificio sul lago. L’anno scorso i razzi tracciarono scie fra acqua e cielo per mezz’ora. Per chi vuole (e ha prenotato) c’è la possibilità di cenare sotto il tendone ristorante del Natale tra gli olivi, trasformato nell’Hostaria del Po da parte della comunità mantovana di Ostiglia, ormai ospite consolidata alla manifestazione gardesana. Un po’ informale, ovviamente, l’allestimento, coi tavoloni e le panche, ma invitante il menù, nella più schietta tradizione mantovana. Si va in tavola alle 19. Dalle cucine arrivano, nell’ordine, le schiacciatine con le greppole di maiale e il salame («Giusto per cominciare», dicono gli ospiti ostigliesi), la crema di zucca in agrodolce e il paté di fegatelli con crostini come antipasto, gli agnoli in brodo di cappone e le crespelle campagnole per primo, e poi, come secondi, il cotechino con le lenticchie, il manzo e la lingua salmistrata con la mostarda mantovana, il grana in aceto balsamico e alla fine, per chiudere in bellezza con un’altra bella botta di calorie, il salame di cioccolato con la panna, il tutto accompagnato, in una sorta di ideale fratellanza virgiliano-rivierasca, da bottiglie di Lambrusco mantovano e di rosso Bardolino. L’abbuffata costa 30 euro, e coi tempi che corrono è una cifra piuttosto invitante. Per prenotare ci si può rivolgere alla casetta dei prodotti tipici mantovani, al mercatino di Natale, oppure è possibile telefonare al numero 038.632.151.
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Il «Natale tra gli olivi» entra nel vivo e propone un Capodanno pirotecnico che si annuncia con il tutto esaurito. Due discoteche all’aperto e l’Hostaria del Po per festeggiare il nuovo anno