mercoledì, Dicembre 6, 2023
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GARDA UNO, VIA LIBERA AL DEPURATORE DI TREMOSINE

SpA annun­cia il via lib­era all’in­ter­ven­to per la real­iz­zazione del nuo­vo depu­ra­tore di Tremo­sine, che com­pleterà in prat­i­ca il sis­tema di rac­col­ta garde­sano delle acque nere por­tan­do a regime la situ­azione anche per quan­to con­cerne i comu­ni del­l’Al­to Gar­da. Il depu­ra­tore avrà la poten­zial­ità di 25 mila abi­tan­ti equiv­alen­ti ed andrà in prat­i­ca a chi­ud­ere il cer­chio del col­let­ta­men­to pri­mario sul . “E’ la grande scommes­sa per il futuro del Gar­da — affer­ma il pres­i­dente , spie­gan­do che l’azien­da ha in pro­gram­ma un inves­ti­men­to da 5 mil­ioni di euro, che copri­ran­no i pri­mi due lot­ti di lavori (su un totale di tre lot­ti): questo gra­zie ad un’­op­er­azione di project financ­ing che andrà ad inte­grare lo stanzi­a­men­to pub­bli­co per l’opera con fon­di pri­vati. In sostan­za, tale oper­azione si è con­cretiz­za­ta con la pre­sen­tazione a Gar­da Uno da parte di una dit­ta pri­va­ta di una pro­pos­ta di real­iz­zazione e di ges­tione del­la com­p­lessa strut­tura di Tremo­sine. Gar­da Uno ha effet­tua­to le nec­es­sarie ver­i­fiche tec­ni­co-finanziarie pri­ma di sta­bilire la cor­ret­tez­za del­la pro­pos­ta, che è sta­ta all’or­dine del giorno del con­siglio di ammin­is­trazione di Gar­da Uno di GIOVEDI’ 30 GIUGNO. In ques­ta occa­sione, il Cda del­l’azien­da ha riconosci­u­to in prat­i­ca la valid­ità del­la pro­pos­ta, e, come richiesto dal­la legge quan­do si ver­i­fi­ca la prospet­ti­va di inte­grare finanzi­a­men­ti pri­vati e pub­bli­ci, ha emana­to una delib­era che ha sanci­to il “pub­bli­co inter­esse” del­l’­opera. Un pas­sag­gio essen­ziale per aprire l’iter che entro una quindic­i­na di giorni porterà alla pub­bli­cazione del ban­do di con­cor­so. E’ impor­tante chiarire che il sogget­to che ha avan­za­to la pro­pos­ta a Gar­da Uno rimar­rà comunque vin­co­la­to alla real­iz­zazione e alla ges­tione del­l’­opera anche qualo­ra la gara d’ap­pal­to andasse deser­ta. Cosa già suc­ces­sa del resto più di un anno fa quan­do, anche a causa del­l’ogget­ti­va dif­fi­coltà di real­iz­zazione del­l’­opera, venne pre­sen­ta­ta una sola pro­pos­ta e l’ap­pal­to non potè quin­di essere asseg­na­to. In quest’oc­ca­sione invece, quan­danche la gara dovesse andare deser­ta, Gar­da Uno avrà esple­ta­to le nec­es­sarie pro­ce­dure buro­cratiche che con­sen­ti­ran­no comunque l’asseg­nazione del­l’ap­pal­to al sogget­to già indi­vid­u­a­to nel­l’­op­er­azione di project financ­ing. Ciò sig­nifi­ca che entro set­tem­bre i cantieri per la real­iz­zazione del depu­ra­tore di Tremo­sine ver­ran­no comunque sicu­ra­mente aper­ti, sia che i lavori vengano asseg­nati al sogget­to già indi­vid­u­a­to o ad un altro sogget­to parte­ci­pante alla gara.A questo grande inter­ven­to, des­ti­na­to ad imprimere una svol­ta deci­si­va alla qual­ità delle acque del lago di Gar­da, si affi­ancher­an­no ulte­ri­ori inter­ven­ti di miglio­ra­men­to sul depu­ra­tore di Peschiera, già appal­tati, volti sia ad adeguare idrauli­ca­mente la capac­ità del depu­ra­tore sia a miglio­rare la qual­ità del­lo scari­co finale, con l’o­bi­et­ti­vo di rag­giun­gere val­ori di azo­to e fos­foro com­pat­i­bili con quel­li pre­visti nelle aree sen­si­bili ai fenomeni di eutrofizzazione.A fronte di queste impor­tan­ti novità, il pres­i­dente di Gar­da Uno Gian­fran­co Com­in­ci­oli non man­ca tut­tavia di esprimere grande pre­oc­cu­pazione per i ritar­di dell’A.T.O. (Ambito Ter­ri­to­ri­ale Otti­male) in mate­ria di affi­da­men­to del­la ges­tione del ciclo idri­co ai sogget­ti inter­es­sati. “E’ una deci­sione che non è più pos­si­bile riman­dare — ha det­to Com­in­ci­oli, sot­to­lin­e­an­do che questo pas­sag­gio deve anche coin­cidere con l’adegua­men­to del­la tar­if­fa del ciclo idri­co. “Gar­da Uno — ha det­to Com­in­ci­oli — sta anco­ra lavo­ran­do sulle tar­iffe medie di quat­tro anni fa, ma con i costi di oggi. E questo non è più pens­abile in una situ­azione del­i­ca­ta come quel­la garde­sana, dove il man­ca­to adegua­men­to delle tar­iffe rischia di met­tere a ris­chio anche fon­da­men­tali inves­ti­men­ti sul ciclo idri­co ed in par­ti­co­lare sul­la col­let­tazione che influis­cono diret­ta­mente sulle con­dizioni ambi­en­tali del lago e su quelle di benessere dei suoi cit­ta­di­ni”.

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