Una sala gremita e un pubblico partecipe hanno reso speciale la proiezione di Le cose ritrovate, il toccante documentario di Chiara Bazzoli, autrice e documentarista originaria di Moniga del Garda.
L’evento si è svolto presso la Sala Consiliare del Comune di Moniga del Garda, uno spazio che ha accolto con calore l’iniziativa. Fondamentale è stato il supporto del Vice Sindaco Matteo Olivetti, il cui contributo è stato decisivo per il successo della serata. Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche al Sindaco, che ha reso possibile questa importante opportunità culturale per la comunità.
L’iniziativa è stata organizzata dal Lions Club Garda Valtenesi, con il Presidente Andrea Bellucco e il prezioso supporto dei Soci, in particolare del Socio Tesoriere Francesco Bazzoli, padre dell’autrice. La serata ha offerto un’importante occasione di approfondimento culturale e sociale. Dopo la proiezione, Chiara Bazzoli ha dato vita a un coinvolgente dialogo con il pubblico, rispondendo a domande sui temi affrontati nel film e raccontando i suoi progetti teatrali e letterari.
Chiara Bazzoli: un percorso tra teatro, letteratura e cinema
Chiara Bazzoli ha iniziato il suo percorso di studi a Moniga del Garda, proseguendo poi tra Manerba e Salò, fino alla laurea in Giurisprudenza. Accanto agli studi, ha sempre coltivato la passione per il teatro, sviluppando progetti a forte impatto sociale in collaborazione con scuole, comunità e persone con disabilità.
Attualmente è impegnata in Umbria in un’iniziativa di contrasto al gioco d’azzardo patologico e in un progetto teatrale legato a un complesso residenziale Aler a Desenzano del Garda. Come autrice, nel 2023 ha pubblicato C’è un albero in Giappone (Sonda Edizioni), un albo illustrato dedicato al disarmo atomico, che ha riscosso un grande successo, arrivando alla seconda ristampa e presto disponibile anche in Giappone e Austria.
Nel panorama documentaristico, ha firmato diverse opere di rilievo, tra cui Territori segreti, premiato in prestigiosi festival, e Le cose ritrovate, prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud. Quest’ultimo è stato selezionato in importanti rassegne internazionali, tra cui il 14° IDSFFK – International Documentary & Short Film Festival of Kerala (India), dove è stato uno dei soli due documentari italiani in concorso insieme a Ennio di Giuseppe Tornatore.

Un viaggio tra memoria e identità con Le cose ritrovate
Ambientato in Sicilia, il documentario esplora il tema della memoria attraverso i ruderi della Valle del Belice, ancora segnati dal devastante terremoto del 1968. La pellicola si interroga su cosa resti di quei luoghi, quale sia il loro valore oggi e in che modo il passato continui a dialogare con il presente. Con delicatezza e profondità, Le cose ritrovate invita lo spettatore a riflettere sulla storia, sull’identità collettiva e sul valore della memoria.
La proiezione ha profondamente toccato il pubblico, che ha seguito con grande partecipazione ogni scena. Il successivo dibattito con l’autrice ha arricchito ulteriormente la serata, offrendo spunti di riflessione sul potere del cinema come strumento di narrazione e consapevolezza sociale.
A concludere l’evento, un momento conviviale con il buffet offerto dal Lions Club Garda Valtenesi, che ha permesso ai presenti di continuare il dialogo con l’autrice in un’atmosfera calorosa e informale. Una serata che ha lasciato un segno profondo nei partecipanti, confermando quanto la cultura, il cinema e l’impegno sociale possano intrecciarsi per costruire memoria e consapevolezza.