Tra le molte curiosità della quarantatreesima Fiera di Lonato merita sicuramente una menzione il libro «Grappa, tradizione da non dimenticare» scritto da Marino Damonti, raffinato ristoratore lonatese e grande collezionista di grappe. La sua cantina che custodisce oltre 3.500 tipi di distillati viene indicata da molti esperti come «la più grande collezione esistente nel mondo». La prefazione del volume porta la prestigiosa firma di Vincenzo Buonassisi: il «guru» dell’enogastronomia mondiale, afferma che «Marino Damonti, raccogliendo una passione che affonda le radici nella sua famiglia, ha imparato a distillare; non lo fa per ragioni legate alla produzione, ad un marchio ma soltanto per sé». Nella pubblicazione l’ eclettico chef lonatese presenta una mappa completa delle distillerie di grappa oggi presenti in Italia: 121. Fino ad un secolo ne esistevano oltre 600. Il messaggio contenuto nel libro è quello di avvicinarsi alla grappa non tanto per bere un alcoolico ma per riceverne una sensazione, un ricordo, un profumo. Provare insomma quelle sensazioni «che suscita il profumo di una mela cotta, che riporta all’infanzia». «La grappa – scrive ancora Damonti – non è solo una bevanda, possiede una forza simbolica molto forte che ci permette di gustare il presente con una attenzione particolare verso il passato». Ed è noto che non si può vivere senza sogni e speranze, ma neppure senza radici. Alla stesura di questa interessante opera hanno collaborato Carlo Pegoraro, Patrizia Zanotti, Francesca Baraldi e Costantino Cipolla. Le foto sono dello stesso Damonti e di Antonello Perin, i disegni di Elena Merini. Il libro racconta tutto quello che c’è da sapere sulla grappa: dalle procedure di distillazione alla classificazione, alla degustazione e per finire ad un ricettario a base ovviamente di distillati. m.to
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Presentato in Fiera il volume scritto dallo chef gardesano. Damonti possiede oltre 3500 varietà di distillato