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Il Casinò di Veneziacerca spazio sul Garda

Il comune di Gardone Riviera è in trattative col Casinò di Venezia per l’apertura di una sala da gioco. Lo ha annunciato nel consiglio comunale dell’altra sera il sindaco Alessandro Bazzani, rispondendo a una interrogazione presentata dalla minoranza di centrodestra.«NEI GIORNI SCORSI – ha spiegato Alessandro Bazzani- è arrivato sul lago il direttore Carlo Pagan. Ha visitato il nostro Casinò, costruito in stile liberty nel 1909, per anni utilizzato come cinema, e chiuso in seguito al terremoto del 24 novembre 2004. L’ex salone delle feste ha una superficie di 350 metri quadrati, altri 150 metri quadri. sono ricavabili dal terrazzo. Possono essere collocate 35 slot machine. Ora attendiamo una risposta sulla fattibilità dell’operazione. Noi ci auguriamo di poter giungere a una conclusione positiva».«Venezia ha acquistato alcune licenze, aprendo il 12 agosto una sala all’interno dell’albergo Gaarten di Gallio, sull’altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, e il giorno successivo un’altra a Lignano Sabbiadoro, dove si svolgono pure tornei di poker americano, senza puntate reali – ha proseguito il sindaco -. In seguito a una legge del 2006, varata dal ministro di allora, Pierluigi Bersani, la Direzione generale del dicastero dell’economia e delle finanze ha demandato ai Monopoli di Stato la possibilità di realizzare dei mini Casinò, però senza tavoli verdi. Le macchinette sono tarate in modo tale che il 75% delle giocate verrà distribuito ai vincitori».Entusiasmo da parte del presidente del Casinò di Venezia, Mauro Pizzigati, che ha dichiarato che «Gardone Riviera è una località molto visitata, inoltre sarebbe ad hoc per la vicinanza al Veneto. Fa parte di una provincia che ci porta ogni anno migliaia di persone. Stiamo trattando anche con San Pellegrino, Cortina, Grado, Caorle e Oderzo. Il nostro obiettivo è di creare una serie di strutture che frenino l’esodo verso la Slovenia e la Croazia, e che facciano divertire in Italia i nostri clienti».PER QUANTO RIGUARDA le modalità di gestione, il primo cittadino lascia aperte le porte a qualsiasi soluzione. «Potremmo limitarci a cedere in affitto l’ex salone delle feste – dice-. O partecipare alla creazione di una società. Vedremo».Poi Bazzani accenna alla possibilità che il municipio incameri quattrini, da destinare successivamente agli investimenti. «Nel 2007- afferma- il Casinò lagunare ha versato al comune di Venezia 109 milioni di euro. Considerando che le due sale di Gallio e Lignano hanno incassato 90-110 mila euro al giorno, si capisce che potremmo ricevere cifre interessanti. Speriamo di essere scelti».Dopo il sisma, i lavori di messa in sicurezza dell’edificio di Gardone Riviera sono stati eseguiti nella primavera dell’anno passato dalla «Costruzioni Rolla» di Monza, che aveva firmato un contratto di 284 mila euro. Progetto dell’ingegner Pietro Brianza e dell’architetto Valerio Vitali. Gravi i danni, a cominciare dalle travi sbriciolate.«E adesso la struttura è agibile, e per l’arrivo del Casinò basterebbero semplici lavori di adeguamento», spiega il vicesindaco Eugenio Musciotto. La parte adibita a ristorante, e affittata a privati, ha infatti continuato a funzionare regolarmente.

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