giovedì, Maggio 1, 2025
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Mongiello si fa avanti: «La Comunità del Garda nei locali di Villa Alba»

Il Comune di Gardone la rivuole dal Bagaglino

«Villa Alba? Ci interessa. Abbiamo già chiesto al sindaco di Gardone Riviera, Alessandro Bazzani, di potervi entrare» commenta il presidente della Comunità del Garda Pino Mongiello alla notizia che il Comune intende rientrare in possesso della splendida dimora sul lungolago, in concessione alla Bagaglino di Mario Bertelli. E aggiunge Mongiello: «Il monumentale edificio è stato la nostra sede storica, e sarebbe bello tornare. Nell’82 ci siamo trasferiti nella palazzina a fianco della banca e delle poste, sempre di proprietà del Comune. Paghiamo 16 milioni di affitto all’anno: il contratto scade nel 2004, ed è rinnovabile fino al 2010. Ma bisognerebbe effettuare una serie di interventi radicali. La soluzione Villa Alba è allettante». «A noi basterebbe utilizzare il piano basso, dove la Bagaglino teneva gli uffici. La Comunità, sorta a Gardone Riviera, è sempre rimasta qui, e ci dispiacerebbe andare via. Certo che la proposta di andare a Toscolano Maderno è allettante. Il sindaco Paolo Elena ha offerto dei locali spaziosi ad appena tre milioni annuali di canone. L’ultima assemblea, svoltasi a Cavriana, in territorio mantovano, ha preso in considerazione tale opportunità, affermando che non esistono preclusioni al trasferimento. Adesso attendiamo una risposta da Bazzani». A Villa Alba guardano in molti, anche gli operatori della Riviera dei Limoni. Come abbiamo riferito ieri, il Comune ha chiesto alla Bagaglino di Mario Bertelli, poi trasformata in srl «Commerciale turistica», con sede a Ostuni, in Puglia, di lasciare libero l’immobile, dichiarando decaduta la convenzione, siglata nel ’90, per 16 anni (scadrebbe, quindi, il 31 dicembre 2005). Nei giorni scorsi Bertelli, l’imprenditore valsabbino che ha creato la Italcase di Bedizzole, i villaggi in Sardegna, a Chamonix, Madonna di Campiglio, ecc., è finito in carcere. E il municipio di Gardone Riviera vuole riprendersi in fretta la sua proprietà. Per la riconsegna e l’inventario, la giunta, il sindaco e il segretario generale Gian Pietro Scolari hanno fissato la data dell’8 luglio. È una storia piena di vicissitudini quella di Villa Alba, che dispone fra l’altro di uno splendido parco. Costruita sul modello del Partenone greco dai Langensiepen, una famiglia tedesca, è poi passata alla Saffa, la ditta di fiammiferi, e, successivamente, al Comune, che l’ha utilizzata come sede dell’Istituto alberghiero. I guai sono iniziati quando la scuola si è trasferita nel nuovo edificio vicino alle medie. Venne creata una spa per gestire Villa Alba come centro congressi: il 51% del pacchetto azionario apparteneva al municipio di Gardone Riviera, che disponeva di cinque amministratori su undici, il restante 49% ripartito tra Salò, Toscolano Maderno, Azienda autonoma di soggiorno e alcuni privati. Non essendoci accordo sull’aumento di capitale sociale (da 100 a 200 milioni di vecchio lire), il commercialista Leonardo Lanzani liquidò la spa. Su quelle ceneri, nell’82 la coalizione Psdi-Pci-Psi-indipendenti (il sindaco era Egidio Ariosto), con la Dc di Aventino Frau in minoranza, decise di affidare la gestione a una società a responsabilità limitata, formata dagli operatori economici locali, conservando all’ente pubblico una piccola quota. Presidente: Roberto Cipani, albergatore (Astoria, Spiaggia d’oro), papà dell’attuale sindaco di Salò, avvocato Giampietro. Amministratore delegato Giancarlo Ginepro, di Telegarda, che coi suoi studi occupava una parte del piano terra. Capitale sociale iniziale: 20 milioni, in seguito portato a 99 milioni. Tale cifra consentì di rilevare i beni (impianto di traduzione simultanea, attrezzature) e rimetterli in ordine. Ma in quattro anni si accumularono perdite per un centinaio di milioni, dovute alla necessità di ricorrere a finanziamenti bancari. Così nell’86 subentrò la «Nike congressi» di Milano. Nel ’90 l’accordo è stato stracciato con l’arrivo di Bertelli e della Bagaglino che, eseguiti una serie di lavori (in cambio dell’esenzione per 16 anni dal pagamento dell’affitto), ha trasformato Villa Alba nella propria sede di prestigio. Adesso si apre un’altra pagina.

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