venerdì, Dicembre 8, 2023
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Il demanio dei grandi numeri

Il 2005 è sta­to un anno boom per il Con­sorzio dei 17 comu­ni (i 14 del­la spon­da bres­ciana del Gar­da e i 3 del lago di Idro) che si occu­pa del­la ges­tione del demanio extra­por­tuale: ha infat­ti incas­sato due mil­ioni e 800 mila euro. Nel 2001 i pri­vati che uti­liz­za­vano una spi­ag­gia, un pon­tile o un’area pub­bli­ca per rimes­sag­gio, cen­tro nau­ti­co, attiv­ità alberghiera, come appen­dice di un gia­rdi­no, eccetera, oppure ave­vano un ormeg­gio (pos­to bar­ca) fuori da un por­to, han­no ver­sato 275 mila euro di canoni alla Regione, che allo­ra si occu­pa­va del­la riscos­sione. Ebbene, il pas­sag­gio delle com­pe­ten­ze dal Pirellone alla Ges­tione asso­ci­a­ta delle 17 local­ità, poi trasfor­ma­ta in Con­sorzio, ha avu­to riper­cus­sioni pos­i­tive: nel 2002 sono entrati 624 mila euro, nel 2003 un mil­ione e 700 mila, nel 2004 ben due mil­ioni e 600 mila, di cui cir­ca un mil­ione di arretrati mai sal­dati, nel 2005, come det­to, due mil­ioni e 800 mila, di cui 750 mila per arretrati o con­ces­sioni abu­sive, ora smascher­ate. Tem­po fa due fun­zionari di , Rolan­do Imbrò e Alessio Picarel­li, han­no avu­to modo di spie­gare che «in pas­sato i con­trol­li era­no piut­tosto alle­gri, e molti pri­vati non paga­vano nem­meno. I sin­daci han­no invece dato un seg­nale impor­tante, e i risul­tati sono pos­i­tivi». Sirmione è il Comune che gui­da la clas­si­fi­ca degli introiti, con 559 mila euro, davan­ti a (329 mila), Gargnano (275), Maner­ba (244), Moni­ga (242), Salò (212), S.Felice (194), Desen­zano (192), Limone (180) e Padenghe (169 mila euro). Il 48% del rica­va­to res­ta ai sin­goli comu­ni, il 40% va alla Regione, che poi li resti­tu­isce sot­to for­ma di con­tribu­ti, e il 12% va al Con­sorzio, che è così strut­tura­to: tre con­siglieri di ammin­is­trazione (il pres­i­dente, Bernar­do Berar­dinel­li, è asses­sore ai lavori pub­bli­ci di Salò, gli altri due com­po­nen­ti sono , ex sin­da­co di Maner­ba, ed Enzo Melzani, numero 2 di Bagoli­no, che ha una frazione sul­l’ac­qua: Ponte Caf­faro sul lago d’Idro), un revi­sore dei con­ti (Euge­nio Vitel­lo di Lona­to), sei dipen­den­ti, di cui tre a tem­po deter­mi­na­to (al ver­tice del­la piramide l’ingeg­nere Faus­ta Ton­ni), sede nel munici­pio di Salò (fino al 31 dicem­bre 2008). Rispet­to alla prece­dente Ges­tione asso­ci­a­ta, il Con­sorzio (che, tra l’al­tro, rilas­cia le autor­iz­zazioni per man­i­fes­tazioni nau­tiche, spet­ta­coli pirotec­ni­ci e inizia­tive sim­ili) è dota­to di per­son­al­ità giuridi­ca e di mag­giori poteri: svolge un’ac­cu­ra­ta vig­i­lan­za, con­trol­la l’abu­sivis­mo delle boe, pro­gram­ma inter­ven­ti di rimozione e seque­stro, assieme a e . «Approf­ittan­do del­l’ac­qua bas­sa — spie­ga Berar­dinel­li- sti­amo map­pan­do anche gli scarichi a lago». Il Con­sorzio sta grad­ual­mente allargan­do le pro­prie com­pe­ten­ze ai por­ti. Segue infat­ti i ban­di, le pratiche ammin­is­tra­tive e le asseg­nazioni dei posti bar­ca all’in­ter­no dei moli pub­bli­ci. I pri­mi ad affi­dar­gli l’in­car­i­co sono sta­ti Salò (i canoni ammon­tano a 49 mil­ioni di euro), Moni­ga (19), Tig­nale (quat­tro e mez­zo), Gar­done Riv­iera (sette). Per quan­to riguar­da gli altri (San Felice, Desen­zano, Sirmione, Toscolano Mader­no, Maner­ba, eccetera, per un rica­vo totale di 460 mila euro) han­no sem­pre fat­to da soli. Ma dal 1 gen­naio si aggregherà San Felice. Sono in cor­so trat­ta­tive con Desen­zano. C’è poi il dis­cor­so del piano di baci­no. «Noi — ricor­da il pres­i­dente — rac­cogliamo l’e­len­co degli inter­ven­ti che i vari comu­ni inten­dono effet­tuare, stil­iamo il prog­et­to, effet­tuiamo la gara di appal­to e des­tini­amo i con­tribu­ti invi­ati­ci dal­la Regione. Nel cor­so del 2005 il Pirellone ha stanzi­a­to un mil­ione di euro per la manuten­zione ordi­nar­ia dei por­ti di tut­ti i laghi e due mil­ioni per il com­ple­ta­men­to di opere. Di tali cifre con­ti­amo di rice­vere il 70–75 per cen­to, che poi dirot­ter­e­mo alle sin­gole local­ità, rispet­tan­do una serie di vin­coli». Questi, invece, sono gli inter­ven­ti pro­gram­mati per il 2006. A Gargnano sis­temazione del­la sot­to passeg­gia­ta del lun­go­la­go, cor­rosa dal moto ondoso (200 mil­ioni di euro), a Toscolano Mader­no real­iz­zazione del per­cor­so alla foce del tor­rente, di fronte ai campeg­gi (un mil­ione), a Gar­done Riv­iera sis­temazione del trat­to vici­no al Lido 84 (per 100 mila), a Salò rifaci­men­to del pon­tile e ampli­a­men­to del lun­go­la­go (due mil­ioni e 80 mila euro), a S. Felice nuovi campi boa (114 mila), a Padenghe riqual­i­fi­cazione impianti tec­no­logi­ci e servizi in spi­ag­gia (100), a Desen­zano dra­gag­gio e pulizia delle zone por­tu­ali, com­pre­so il trasporto con bet­to­line dei mate­ri­ali di risul­ta e la posa di cor­pi mor­ti (185), a Sirmione adegua­men­to delle strut­ture esisten­ti attorno al castel­lo, costruzione di appro­di tem­po­ranei e pon­tili (200). Sul lago di Idro, il com­ple­ta­men­to del por­to di Anfo (200), l’ab­bat­ti­men­to delle bar­riere architet­toniche e la real­iz­zazione del­l’at­trac­co per il bat­tel­lo a Ponte Caf­faro (264 mila euro). Ulti­ma curiosità. Nel 2006 i comu­ni pos­sono ritoc­care le tar­iffe per la con­ces­sione degli spazi fino a un mas­si­mo del 30%. Qua­si tut­ti han­no deciso di sfruttare l’op­por­tu­nità, sep­pure con un aumen­ti per­centu­ali dif­feren­ziati. Idro ha invece prefer­i­to ridurre i canoni del 30%.

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