Passo dopo passo il progetto che punta alla costituzione del «Parco delle Colline Moreniche» che coinvolgerà — ci si augura — tanti comuni che si affacciano sul lago di garda e che costellano le colline intorno, sta per diventare una realtà. Sarà presto presentata in Regione, infatti, la proposta di costituzione di un consorzio a seguito dell’adesione da parte di alcuni Comuni all’avvio della procedura istituzionale dell’ente. «E’ un passo importantissimo, che presuppone un esito favorevole e che testimonia che, fino a questo momento, abbiamo operato bene», sottolinea Emilio Crosato, presidente del Comitato per la costituzione del Parco. Il bilancio è dell’ultima assemblea dei soci tenutasi in occasione della scadenza del primo anno di attività. Un periodo denso di iniziative, incontri e appuntamenti il cui intento era di definire linee di comportamento per sensibilizzare e spingere le amministrazioni ad adottare soluzioni in difesa del territorio. «E’ necessario — ha detto ancora il presidente — che, in attesa di giungere al traguardo finale, si mettano in atto azioni di intervento su temi di primo piano per ciò che riguarda l’ambiente e che vanno ad aggiungersi ad altri interventi già approvati come le varianti ai Prg, le tangenziali, la costruzione di rondò e la quarta corsia autostradale». Obiettivo finale, ovviamente, è la concretizzazione del Parco delle Colline Moreniche che, nelle intenzioni, comprenderà tutta la vasta area che abbraccia a sud il lago di Garda e attraversa i territori di Brescia, Mantova e Verona. Attualmente sono due, Lonato e Desenzano, i comuni bresciani che hanno già deliberato in merito all’adesione alla consulta dei sindaci e altri due, Calcinato e Roè Volciano, attendono solo che si plachino i fuochi delle elezioni per sottoporre la proposta alla giunta. In attesa che molto presto sia presentata in Regione la richiesta da parte dei Comuni aderenti, continua il lavoro del comitato che interviene e dice la sua su argomenti come l’adozione di varianti ai Preg (è accaduto a Padenghe, Lonato, Ponti sul Mincio, Pozzolengo) e contro la costruzione di nuovi porti sul lago a scapito della naturalità di ambienti preziosi e ormai in via di estinzione, come i canneti, oltre ad organizzare e partecipare a convegni, seminari, tavole rotonde. «E’ necessario richiamare l’attenzione degli enti pubblici e delle amministrazioni — ha detto Crosato — perché la popolazione deve potersi riappropriare del territorio in cui vive e lavora. Per questo noi facciamo grande affidamento su categorie che hanno tutto l’interesse a mantenere l’integrità del territorio quali gli agricoltori, i piccoli commercianti, gli operatori turistici che vedono indissolubilmente legati i loro interessi con quelli dell’ambiente che dà loro benessere e lavoro».