lunedì, Aprile 29, 2024
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"Il turismo continua a essere considerato una Cenerentola dalla Regione. L'ennesima prova è il taglio del 5 per cento, previsto dalla Finanziaria, delle cosiddette "spese obbligatorie", cioè le spese di ufficio, di telefono, di personale.

Il Turismo sul Garda rimane Cenerentola

“Il turismo continua a essere considerato una Cenerentola dalla Regione. L’ennesima prova è il taglio del 5 per cento, previsto dalla Finanziaria, delle cosiddette “spese obbligatorie”, cioè le spese di ufficio, di telefono, di personale. La Riviera veronese del lago di Garda fattura la bellezza di duemila miliardi, ma in cambio si vede privata di risorse essenziali. Se la Regione ci desse quello che ci deve dare, che rappresenta comunque una piccola quota delle tasse versate nelle casse dello Stato dagli operatori turistici e che lo Stato poi ripartisce tra le Regioni che a loro volta usano per coprire i buchi di altri settori, non saremmo qui a discutere delle presunte disfunzioni degli uffici di informazione che si sarebbero verificate negli ultima giorni”.E una splendida giornata di sole nel golfo di Garda, i cigni hanno le penne nuove, gli operai lustrano le insegne degli alberghi, l’aria è tersa e profuma finalmente di aria, le prenotazioni per Pasqua sono già un capitolo chiuso, le previsioni per l’estate sono ottime ma il presidente dell’Azienda di promozione turistica della Riviera degli Olivi, prof. Enrico Merenda, ha qualche sassolino nelle scarpe di cui si vuole liberare. Meglio: un sassolino, quello delle recenti critiche piovu-tegli addosso per la vicenda degli sportelli chiusi, e un sassone, quello dei tagli della Regione, responsabile di avere partorito il sassolino. “Non vorrei che la Regione adottasse la politica dei tagli ogni anno – dice il presidente dell’Api – perché allora dovremmo preoccuparci seriamente. Certo che se tutti tacciono, temo che si dovrà prendere in considerazione anche questa possibilità”. E via il sassone. Tocca ora al sassolino. “Il primo giorno – spiega il prof. Merenda -che un albergatore ha visto chiuso un ufficio turistico, abituato a vederlo aperto tutto l’anno, si è allarmato. Calma: si è trattato di una settimana-e non si poteva fare diversamente. In seguito al disposto della Regione di ridurre i costi di gestione, l’unica voce che potevamo tagliare erano gli stra-ordinari e il personale stagionale. Cosa abbiamo deciso di fare allora?Abbiamo deciso di tenere aperti tutti gli uffici comunque, di non assumere personale stagionale fino a venti giorni prima di Pasqua e di far fare le ferie al personale di ruolo per evitare che si concentrassero d’estate, in piena stagione turistica. Evidentemente è stato ridotto l’orario di apertura di qualche ufficio ma se lei sente le associazioni degli albergatori con cui abbiamo operato di concerto, non c’è stato alcun disagio. E, in ogni caso, ora gli iat (gli uffici d’informazione del-l’Apt, ndr) funzionano a pieno regime”.Il sole batte sulla finestra dell’ufficio del presidente. Attraverso le persiane entrano lame di luce che rigano la scrivania con effetto pentagramma. Il futuro prossimo è musica per il turismo gardesano. Squillanti segnali sono arrivati dalla fiera di Monaco che si è appena conclusa. Il Garda va allaJ rande. Tutte le più gran-i agenzie tedesche prevedono un aumento di turisti di almeno il dieci per cento. La più importante agenzia inglese, la Tompson, ha già venduto il 9 per cento delle camere che gli operatori del Garda le hanno messo a disposizione. Squilli di tromba anche dall’Olanda mentre, grazie al collegamento aereo dell’Air Dolomiti, anche gli spagnoli si stanno affacciando sul nostro lago, loro, che di laghi non ne hanno nemmeno uno.”Da adesso in poi – annuncia il prof. Merenda -non punteremo più sull’aumento del numero dei turisti ma all’aumento della qualità di questi, prestando maggior attenzione ai singoli piuttosto che ai gruppi. E per far questo dovremo migliorare gli alberghi, le infrastrutture e cambiare mentalità. Stiamo lavorando soprattutto per cambiare il modo di operare. A ottobre, finita la stagione, dobbiamo rimboccarci le maniche e andare a fare promozione all’estero. Il turista non va aspettato sulla porta dell’albergo. L’offerta turistica mondiale è diventata enorme e non è detto che i turisti vengano sempre da noi. Non ci si può illudere che tra dieci anni le cose andranno bene come adesso. E bisognerà promuovere il Garda non solo per il periodo estivo ma per le stagioni morte, come la primavera e l’inverno. Ci sono dei turisti tedeschi – prosegue il prof. Merenda – che vengo no qui già adesso per andare al carnevale di Venezia. Dormono a Bardolino, la mattina alle 8 fanno colazione e alle 9,30 sono già in piazza San Marco. Qui spendono molto meno che a Venezia. Altri turisti di Norimberga prenotano da noi per poi andare a Marostica ad assistere alla famosa partita a scacchi. Insomma, noi dobbiamo fare in modo che il lago non venga inteso soltanto come luogo di bagni e di sole ma come punto di partenza per un turismo di movimento che da qui può raggiungere tutte le manifestazioni culturali dell’Alta Italia”.Garda tutto l’anno dunque? L’idea piace moltissimo al sindaco di Garda, Giorgio Comencini. L’esperienza del “Natale tra gli olivi” ha convinto tutti, o quasi, che il Garda non è solo estate. L’altro giorno i sindaci della Riviera si sono incontrati per definire il programma delle prossime feste di fine anno. “Sull’onda del successo ottenuto quest’anno – dice Comencini -riteniamo che l’evento sia riproponibile. Abbiamo dato l’immagine di paesi vivi, mentre prima sembravano morti. A giugno dovremmo essere già in grado di vendere il pacchetto turistico anche per l’inverno”.Finora sotto la comune bandiera del “Natale tra gli olivi” i paesi del Garda si erano mossi in ordine sparso, ma ora il calendario delle manifestazioni sarà concordato. Anche se non sarà facile mettere insieme tutti i campanili, come conferma Augusto Bendinelli, presidente degli albergatori di Garda. “Tendenzialmente – spiega – noi siano degli individualisti. Qualche gelosia c’è. Il turismo sul lago non è nato sulla carta ma grazie all’iniziativa dei singoli. E questa caratteristica rimane sempre. Però attualmente almeno come albergatori ci siamo associati”. I commercianti di Peschiera per la fine d’anno avevano messo in palio un’automobile. “E’ stato un successo – dice Raffaello Speri, presidente degli albergatori e dei campeggiatori di Peschiera – ma per l’anno prossimo tutti i paesi della Riviera dovranno concertare le iniziative perché le manifestazioni abbiano un filo logico”.La mentalità degli operatori del Garda che l’Apt si propone di cambiare, forse è già cambiata. L’estate è ancora lontana e già si pensa al prossimo inverno. E’ una splendida giornata nel golfo di Garda.

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