«Non funziona. Lunedì ne parlerò al commissariato del governo. Ci vogliono almeno un paio di uomini in divisa, oltre ai nostri vigili, per disciplinare gli accessi agli imbarchi. Altrimenti il traffico in città è destinato a scoppiare». E’ un sindaco sconsolato ma realista quello che ha trascorso la mattina di ieri ad osservare il primo impatto di massa turisti-traghetti.Parole sagge, quelle di Cesare Malossini. Il primo sabato «movimentato» della stagione (ma nemmeno tanto, visto che pioveva) ha visto riempirsi oltre l’orlo la corsia gialla riservata a chi aspetta i traghetti: corsia che, come è noto, sale da piazza Catena lungo Monte Oro fino al Bellavista. Ed ha testimoniato, soprattutto, i difetti del sistema che sono: 1) nessuno si accoda disciplinatamente, ma tutti finiscono in piazza Catena, dove il vigile non fa altro che indicare ai tedeschi la necessità di un dietro-front, con manovre caotiche facilmente immaginabili; 2) chi arriva per la prima volta non si rende conto di come funziona il pagamento dell’imbarco; quindi parcheggia in coda; si aggira per la zona del porto e magari va a pranzo in attesa di capirci qualcosa; 3) di conseguenza la situazione dei parcheggi, già carente, si complica ulteriormente.Ieri, come dicevamo, il caos era già notevole al mattino. E’ diventato ingovernabile verso le 16.30, quando la coda è arrivata fino a viale Canella. L’esperimento di imbarco così concepito è già fallito.Limone può dire quello che vuole: bisogna mandare i veicoli a fare il giro de lago!
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Già ieri la coda è arrivata in viale Canella. Il sindaco: «Non funziona»
Imbarco, un’operazione fallimentare
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