Il museo austriaco di Rosenthal, in Carinzia, da oggi è in tournée a Lazise. Alle 17.30, nella chiesetta dei pescatori di San Nicolò, verrà inaugurata la mostra dal titolo «La casa delle api» dedicata alla storia dell’apicoltura e che presenta una vera e propria rarità: l’ape più antica del mondo. È la prima volta che il museo si sposta dalla sua sede naturale e ciò rappresenta una concessione speciale, considerato che nello statuto dell’istituzione è prevista la figura di un custode dell’ape più antica del mondo (si stima abbia ben 45 milioni di anni), che ha l’obbligo di non abbandonarla mai. Insigne custode dell’ape è il professor Ernst Fuchs, uno dei maggiori studiosi europei di apicoltura. La mostra, promossa dal Comune di Lazise, resterà aperta fino a domenica 3 ottobre, anticipando e chiudendo la ventinovesima edizione de «I giorni del miele». Al taglio del nastro il sindaco Renzo Franceschini e alcuni rappresentanti della Carinzia. A fianco delle famose arnie antiche, dipinte a mano, della Carinzia, ci saranno preziosi oggetti di apicoltura provenienti dal Bienenmuseum austriaco. La mostra propone un percorso storico attraverso le arnie dipinte dagli apicoltori, a cominciare dal Settecento, quando una disposizione imperiale riconosceva agli apicoltori il diritto di possedere le loro api, purché queste fossero ricoverate in una loro specifica dimora. I dipinti propongono un racocnto fatto di santi, diavoli, orsi ladroni, uomini e donne; una specie di romanzo popolare che narra sentimenti e miserie umane attraverso l’ideale volo delle api.
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Arriva dal museo austriaco di Rosenthal e ha un’età stimata di 45 milioni di anni. Fino a domenica 3 ottobre nella chiesetta di San Nicolò al porto in occasione dei Giorni del miele