sabato, Luglio 27, 2024
HomeAttualitàInaugurato al MuSa di Salò il "Museo della Follia", da Goya a...

Inaugurato al MuSa di Salò il “Museo della Follia”, da Goya a Bacon, mostra curata da Vittorio Sgarbi

Presentata, a Salò, la mostra “Museo della Follia. Da Goya a Bacon”: un percorso con oltre 200 opere tra dipinti, fotografie, oggetti e video istallazioni sul tema della follia. Saranno esposti, tra gli altri, alcuni capolavori dei grandi maestri della storia dell’arte internazionale provenienti da prestigiose collezioni  private e da importanti musei come  Musée d’Orsay e Musée de l’Orangerie tra cui le opere di Francisco Goya, Telemaco Signorini, Antonio Mancini, Adolfo Wildt, Chaïm Soutine, Antonio Ligabue, Fausto Pirandello e Francis Bacon.

La mostra, che rimarrà aperta sino al 16 novembre prossimo, è allestita presso il MuSa, Museo Salò, fa seguito all’altrettanto importante mostra, sempre curata da Vittorio Sgarbi, “Da Giotto a de Chirico” che ha avuto un grandissimo successo.

Alla presentazione oltre a Vittorio Sgarbi e Giordano Bruno Guerri numerose autorità civli e militari fra le quali il sindaco di Salò Gianpiero Cipani ed psichiatra e sociologo Paolo Crepet.

I visitatori saranno accolti sul lungolago di Salò con un a vera e propria anteprima del museo fuori dalle pareti del MuSa: il container “L’Intonapensieri” che ospiterà al suo interno 9 installazioni interattive sul tema della follia: testimonianze poetiche di personalità di spicco come Antonio Ligabue, Franco Basaglia, Alda Merini, ecc., ma anche voci di chi i manicomi li ha vissuti in prima persona.

In anteprima mondiale fra le varie esposte un olio opera di Adolf Hitler che disse, all’ambasciatore britannico Neville Henderson “Io sono un artista e non un politico. Una volta che la questione polacca sarà risolta, voglio finire la mia vita come un artista”.

“Un repertorio, senza proclami, senza manifesti, senza denunce – ha dichiarato il curatore della mostra Vittoria Sgarbi -. Uomini e donne come noi, sfortunati, umiliati, isolati. E ancora vivi nella incredula disperazione dei loro sguardi. Condannati senza colpa, incriminati senza reati per il solo destino di essere diversi, cioè in dividui. Nella storia dell’arte – prosegue Sgarbi -, anche prima dei clamorosi di Van Gogh e di Ligabue, molti sono gli artisti la cui mente è attraversata dal turbamento, che si esprimonio in una lingua visionaria e allucinata.Ognuno di loro ha una storia, una dimensione che non si misura con la realtà, ma con il sogno”.

Sicuramente una mostra da non perdere!

Prossimamente, in Gardanotizie.it, a nostra video intervista esclusiva a Vittorio Sgarbi e Giordano Bruno Guerri Direttore del MuSa e presidente del Vittoriale degli Italiani.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video