sabato, Luglio 27, 2024
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Al Consiglio non piace il piano territoriale provinciale né tantomeno l’arteria di cui si parla e polemizza da anni «La strada tra Affi e Pai? Inutile»

Inutile» «Non capisce niente di territorio chi ha tracciato quella rig

Al Consiglio comunale non piace il piano territoriale provinciale ed approva un documento con osservazioni e critiche allo strumento urbanistico. Nell’ultima seduta, l’Amministrazione comunale ha esaminato il progetto preliminare del piano territoriale, trasmesso in questi giorni a tutti e novantanove i Comuni della provincia scaligera. «L’iter di questo piano», ha illustrato il sindaco Alberto Vedovelli, «era iniziato nel 1996 e, dopo alcune approvazioni, era stato prima bocciato e successivamente ripreso nel 1998. Ora è stato presentato ed adottato ufficialmente dalla Provincia ed inviato ai Comuni per esprimere le relative valutazioni». E così, il primo cittadino si è dilungato ad illustrare ai consiglieri le caratteristiche generali del piano territoriale, ed i sette faldoni contenenti le aree tematiche peculiari. «A grandi linee», ha proseguito, «viene riproposto molto di quanto era stato già detto nel precedente strumento. A fronte di un piano solo teoricamente finalizzato allo «sviluppo sostenibile», e cioè alla attuabilità vera di tutte le proposte fatte nel rispetto dell’impatto ambientale e delle caratteristiche del territorio, in realtà molte cose sono state elencate in maniera grossolana e senza tenere in alcun conto le caratteristiche specifiche dei Comuni». E, dopo aver letto quanto proposto dalla Provincia in materia di turismo, viabilità, sviluppo del territorio, risorse, caratteristiche idrogeologiche e quant’altro, il sindaco ha invece evidenziato i nei dello strumento della Provincia. «Anzitutto», ha osservato, «va detto che il Comune di Torri, come pure ad esempio il vicino Costermano ed altri, non sono stati sentiti e consultati dall’assessorato competente. Mi risulta invece che, con alcuni Comuni e non con altri, questa operazione sia stata fatta». «Inoltre», ha proseguito Vedovelli, «non è stato tenuto in nessun conto quanto già programmato dalle rispettive amministrazioni comunali in materia di piano regolatore». In pratica insomma, secondo quanto previsto dalla Provincia i comuni dovrebbero «adeguare i loro strumenti urbanistici a quanto previsto dal piano territoriale provinciale, entro dodici mesi. Pena: la non applicabilità dei piani regolatori». E questo, all’Amministrazione torresana, offesa perchè «snobbata» dalla Provincia, proprio non è andato giù. Inoltre, pur auspicando che «vengano espletati gli studi di fattibilità sulle cose proposte», il Comune lacustre ha già bollato come «impossibile a realizzarsi» la strada tra Affi e Pai, su cui da anni si parla e si polemizza, senza mai concludere nulla. «Chi ha tracciato quella riga sul piano», ha continuato Vedovelli, «lo ha fatto dimostrando di non aver capito niente delle caratteristiche del territorio». Inoltre, nel mirino del sindaco sono finite pure «le piste ciclabili, disegnate sullo stesso tragitto dove passerebbe il trenino che collega al Garda», la «assenza di un piano per l’inquinamento acustico e per quello elettromagnetico», la mancata «realizzazione del Parco del Monte Luppia», e molto altro ancora. Infine, Vedovelli ha proposto un documento con tutte le osservazioni fatte, che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale ed inviato alla Provincia.

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