Dopo molte ipotesi, finte fughe di notizie e illazioni, venerdì prossimo i rivani conosceranno finalmente il futuro volto della fascia lago. Dopo ben dieci mesi di conclave, infatti, la task force di professionisti a cui era stato affidato il compito di “ripensare” quella parte di Riva che, a sud di viale Rovereto, parte dalla Rocca e termina a Porto San Nicolò presenterà al pubblico – si spera numeroso – il progetto. L’appuntamento è per il 12 gennaio, alle 15, presso la sala assembleare dell’ex Incompiuta.Ma come cambierà il volto di questa importantissima parte di Riva? Quali sono le novità più importanti? L’architetto Malfer è un po’ restio nel fornire “anteprime”, ma spiega che il grande piazzale tra l’ex stazione delle autocorriere e il Palazzo dei Congressi diventerà una piazza, che quest’ultimo ospiterà un teatro e diventerà vero e punto di passaggio su un nuovo asse pedonale che troverà in viale delle Magnolie il tratto di partenza. Il caratteristico viale, infatti, “proseguirà” passando attraverso la struttura dell’ex stazione, lo stesso Palacongressi, attraversando il parco dell’Hotel Lido, l’area ex Cattoi e arrivando fino alla Colonia Miralago. Un terzo asse viario, insomma, immerso nel verde, tra il lungolago e viale Rovereto. «Il Palazzo dei Congressi – spiega l’architetto rivano – non sarà più un palazzo a cui passare vicino, ma diventerà luogo aperto di cultura».La Miralago, poi, ospiterà un centro benessere e nell’area verde troveranno posto i campi da tennis del Circolo Tennis Riva. Le novità sono molte ed importanti, dunque, ma per essere capite ed apprezzate devono essere considerate come parti di un contesto assai più ampio.«È praticamente impossibile spiegare il progetto di riqualificazione in poche parole – afferma l’architetto Mauro Malfer, presidente della Lido di Riva, che venerdì, durante la conferenza, siederà sul banco dei relatori accanto al sindaco di Riva, al presidente della Giunta Provinciale, all’architetto Alberto Cecchetto e al sociologo Nadio Delai – senza correre il rischio di fornire dati insufficienti a capire il grande lavoro svolto per redigere questo progetto e la filosofia che sta alla base di alcune scelte, nessuna delle quali è superficiale e tanto meno casuale. Le novità ci saranno, insomma, ma per comprenderle fino in fondo occorre andare oltre quello che, seppur in maniera dettagliata, è stato ricostruito sui quattro plastici preparati per meglio illustrare il progetto. «I due obiettivi – continua – erano “sviluppo economico” e “valorizzazione ambientale”. Da queste basi, si è partiti per valorizzare al massimo una zona d’enorme pregio come quella della fascia lago che promette di diventare autentico gioiello, non solo nella nostra Provincia, ma addirittura in ambito nazionale. Non va dimenticato, però, che in tutto questo discorso, ha ricoperto importanza fondamentale il desiderio di rispondere alle esigenze della gente: quelle dei turisti, ma anche e soprattutto dei residenti. Sono fermamente convinto – conclude Malfer – che i nostri obiettivi potranno essere raggiunti puntano più sulla qualità che sulla quantità. Per l’area ex Cattoi, ad esempio, c’è bisogno di grandi progetti architettonici, che diventino fiori all’occhiello per la nostra cittadina. Per questo, per spiegare nella sua complessità il progetto e la filosofia di lavoro che ci ha guidati, spero che i rivani intervengano numerosi alla presentazione di venerdì».
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Mauro Malfer svela alcuni punti sulla riqualificazione della zona
«La fascia lago sarà un gioiello»
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