La Fiera del Vino Garda Classico Doc di Polpenazze si è chiusa con il concorso giornalistico che ha premiato Bruno Gambacorta, che ha portato in Valtenesi le telecamere del suo programma «Eat Parade», striscia enogastronomica del Tg2.Viviana Beccalossi, vicepresidente della Regione, assente a Polpenazze per impegni politici, ricorda per iscritto che «sul Garda ci sono grosse potenzialità, ma adesso sembra ci sia la tendenza di andare in seconda su una Ferrari».Paolo Turina, presidente del Consorzio Garda Classico, ritiene che in Valtenesi «manchi veramente poco, perchè noi abbiamo fatto le scelte giuste. Abbiamo tenuto i vitigni autoctoni quando quindici anni fa ci proponevano di togliere il groppello e mettere il merlot». Puntando sulla promozione di un grande vino, ha ricordato che «quest’ anno al Vinitaly c’eravamo dati l’obiettivo di promuovere il chiaretto, unico e diverso da tutti gli altri rosati».A sottolineare la specialità di questo vino è intervenuto anche il cantante Omar Pedrini, sottolineando come «l’esame visivo di un vino sia molto importante e il chiaretto è unico ed eccellente».Il consumatore, tuttavia, non ha bisogno solo di qualità, ma, come sottolinea Mattia Vezzola, noto enologo e direttore dell’ Azienda Bellavista di Erbusco, «necessita di costanza di qualità e, quindi, servono nuovi investimenti. Dal ’51 al ’91 abbiamo perso mille ettari di terreno vinicolo e quattromila di uliveto». Un problema per la valorizzazione del territorio è «che un terreno rimane agricolo solo in attesa di costruirvi abitazioni».Alfonso Caletti, sezione consumatori Club di Papillon bresciano, sottolinea come, infatti, «si stia preferendo la speculazione edilizia: tagliare ulivi per costruire palazzi».Bruno Gambacorta, premiato dal primo cittadino di Polpenazze Giuseppe Turrina, ha ricordato «il grande vantaggio che si ha stando in una posizione strategica per i trasporti». Il problema è che «ci si è interrogati solo quando i tedeschi, per vari motivi, hanno smesso di venire. Ci si è fatti domande solo quando è iniziata questa crisi, seppur breve».Giancarlo Tassi, proprietario del ristorante Capriccio di Manerba, sottolinea come «la gente si è stancata di venire perchè non trovava riscontro in quello che spendeva. Abitiamo una zona bellissima ma non riusciamo a valorizzarla a livello turistico. In Toscana ci sono turisti stranieri in tutte le stagione che visitano le cantine».«Ci sono cose fatte male – ha concluso Gambacorta – perchè non era chiaro l’obiettivo».In Europa ci sono 190 strade del vino e 140 sono in Italia, perchè «si era presi dall’entusiasmo e si pensava che una sigla potesse bastare per creare del turismo enogastronomico. Il patrimonio è grande, ma può essere disperso da troppi piccoli errori, che allontanano il turista».
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Riflettori puntati sul futuro di una zona che può valorizzare meglio i suoi prodotti.
Il giornalista ha portato in Valtenesi le telecamere del Tg2 «Eat Parade»
Il giornalista ha portato in Valtenesi le telecamere del Tg2 «Eat Parade»
La Fiera del vino premia Gambacorta
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