venerdì, Giugno 9, 2023
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La lotta agli sprechi parte dalla tavola

Con­tin­ua l’impegno dell’amministrazione comu­nale di Desen­zano per incor­ag­gia­re la sosteni­bil­ità e la buona ges­tione dei rifiu­ti attra­ver­so inizia­tive che coin­vol­go­no sia i cit­ta­di­ni adul­ti che quel­li più gio­vani. In par­ti­co­lare, in occa­sione del­la Set­ti­mana euro­pea per la riduzione dei rifiu­ti 2015, dal 21 al 29 novem­bre, il Comune pro­muove una cam­pagna di sen­si­bi­liz­zazione con­tro lo spre­co ali­menta­re, in col­lab­o­razione con Legam­bi­ente.

Le parole d’ordine di ques­ta set­ti­mana inter­nazionale sono ispi­rate al prin­ci­pio delle “3 R”: riduzione delle quan­tità di rifiu­ti, riu­so e rici­clo delle risorse.

«È di fon­da­men­tale impor­tan­za – affer­ma Mau­r­izio Maf­fi, asses­sore con del­e­ga per Ambi­ente ed Ecolo­gia – per trasmet­tere a loro, cit­ta­di­ni di domani, e alle famiglie un mes­sag­gio educa­ti­vo e ambi­en­tale di atten­zione nei con­su­mi, nel­la riduzione rifiu­ti prodot­ti, soprat­tut­to di tipo ali­menta­re, intro­ducen­do e con­sol­i­dan­do sem­pli­ci gesti quo­tid­i­ani come quel­lo di non gettare nel­la spaz­zatu­ra il cibo del­la men­sa sco­las­ti­ca».

A tal fine, aggiunge l’assessore alle Politiche educa­tive Antonel­la Soc­ci­ni – abbi­amo pre­dis­pos­to appos­i­to mate­ri­ale infor­ma­ti­vo e didat­ti­co, che può diventare uno stru­men­to di lavoro utile per focal­iz­zare alcune buone pratiche e una prat­i­ca bor­sa per i bam­bi­ni, per con­ser­vare e portare a casa dal­la men­sa le porzioni avan­zate. L’iniziativa si affi­an­ca a quel­la introdot­ta lo scor­so anno: la pos­si­bil­ità di scegliere in men­sa porzioni per­son­al­iz­zate (poco, medio o tan­to) in base alla pro­pria fame».

Durante la set­ti­mana dal 23 al 27 novem­bre, saran­no coin­volti 1738 bam­bi­ni e 73 docen­ti. Agli alun­ni delle scuole pub­bliche desen­zane­si, tramite la coop­er­a­ti­va “Ele­fan­ti Volan­ti” saran­no dis­tribuite le borse “good food bag” per portare a casa le porzioni di cibo non con­suma­to e anco­ra buono (pane, prodot­ti da forno, frut­ta non sbuc­cia­ta, merende e cibi in vaschet­ta). Per­ché anche in Italia, come in altri Pae­si europei e negli Usa, portare a casa il cibo rimas­to nel piat­to pos­sa diventare moti­vo di orgoglio, per un’azione vir­tu­osa di lot­ta agli sprechi, e non sinon­i­mo di ver­gogna e indi­gen­za.

Nell’ambito del prog­et­to comu­nale per la riduzione degli sprechi, gli inseg­nan­ti ricev­er­an­no una cartel­li­na con doc­u­men­tazione infor­ma­ti­va e didat­ti­ca e le schede per attestare l’andamento dell’iniziativa, adat­tan­dola alle varie fasce d’età.

Il sito uffi­ciale del­la Set­ti­mana euro­pea per la riduzione dei rifiu­ti è www.ewwr.eu/it. Infine, qualche dato: in Italia, una famiglia spre­ca in media 454 euro di cibo all’anno (35% di prodot­ti fres­chi, 19% di pane, 16% di frut­ta e ver­du­ra, 10% di affet­tati e 20% di altro), una spe­sa in più e un impat­to ambi­en­tale inutile in ter­mi­ni di con­su­mi di acqua, ettari di bosco, emis­sioni di CO².

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