Domani, a Gardone Riviera, verrà inaugurata la scuola materna, gravemente danneggiata dal terremoto del 24 novembre 2004 e sistemata con una spesa di 585 mila euro. Dopo una serie di peregrinazioni, i bambini sono tornati alla base nel periodo del Carnevale. Adesso la cerimonia ufficiale, alle quale sono state invitate numerose autorità, a cominciare da Guido Bertolaso, responsabile della Protezione civile, anche se al momento non è dato sapere chi arriverà. Si comincerà alle 10, con la messa nella parrocchiale, celebrata dal vicario episcopale monsignor Mauro Orsatti. Alle 12 il taglio del nastro nel cortile dell’asilo. Quindi un piccolo rinfresco e, per i vip, il pranzo a Villa del Sogno. Nel pomeriggio, alle 16, tutti sono invitati a partecipare alla scopertura di un affresco di Roberto Massussi, due metri per due: ripropone la storia della materna, gestita dai Cavalieri di Malta, dai Disciplinari, dai francescani, dalle suore. Non mancherà una robusta merenda.Il sisma provocò il collasso dell’edificio, sgomberato immediatamente. In un primo tempo si pensò di allestire un prefabbricato, ma la soluzione fu scartata. Poi qualcuno suggerì di entrare in uno dei tanti alberghi chiusi in quel periodo. Molti, però, erano privi dell’impianto di riscaldamento. Finchè la famiglia Calderan, proprietaria dell’hotel «Villa del Sogno», mise a disposizione (sino a fine marzo 2005, quando sarebbero arrivati i turisti) il residence «Borgo degli Ulivi», nella zona del Vittoriale: cinque aule, cucina, grande sala giochi. Una bella sistemazione, dietro pagamento di affitto. I piccolini, un’ottantina, si sono trasferiti, restandovi quattro mesi. Intanto, nel centro storico, la Costruzione Generali srl di Toscolano Maderno svuotava il vecchio fabbricato, demoliva le solette e realizzava il cordolo in cemento armato, lasciando i muri esterni. Direttore l’ingegnere Sandro Fortini. Un lavoro indispensabile per consentire di rientrare, utilizzando il solo piano terra. Da aprile le maestre e i piccoli si sono trovati con minori spazi a disposizione, ultimando comunque senza ulteriori problemi l’anno (chiusura: 30 giugno 2005). Stretti, insomma, fino a raggiungere la meta.La scorsa estate sarebbe dovuta partire la seconda e ultima tranche di lavori, in modo da ultimare il risanamento entro settembre. Invece un sopralluogo dei tecnici della Regione aveva indotto a frenare, obbligando a mettere delle bande metalliche in corrispondenza delle solette e a effettuare un intervento molto più impegnativo. Da qui la necessità di modificare il progetto, e di prendere tempo. Così, in settembre, la materna ha ricominciato l’anno scolastico nelle ex elementari del capoluogo, a sua volta trasferite nelle ex medie, mentre l’impresa dei fratelli Erculiani si aggiudicava il nuovo appalto per completare le opere. Alla fine di febbraio, sistemati pure gli impianti elettrici, i serramenti, gli intonaci, il presidente Gabriele Peluchetti (la materna è un ente morale, ma i rappresentanti vengono nominati dal comune), le cinque maestre, i genitori e altri volontari si sono rimboccati le maniche, effettuando il trasloco.«L’intervento è costato complessivamente 585 mila e 500 euro – ricorda Peluchetti – una buona parte (462 mila) viene coperta grazie ai fondi stanziati per il sisma, ma il resto è a nostro carico. Qualcuno ci è venuto incontro. Dalla associazione delle materne (Adasm), dalla Paolo VI di Brescia e dai bambini di Cecina (Toscolano) sono arrivati ad esempio 10mila euro. Si è mosso anche il Rotary di Desenzano e Salò, che ci ha consegnato un’offerta consistente, ed ha promesso di aiutarci ulteriormente. Noi ringraziamo tutti. E’ bello scoprire di avere gente vicina nei momenti di difficoltà. Ma abbiamo bisogno di altri contributi, altrimenti non ce la faremo. Dobbiamo infatti restituire il mutuo con rate mensili. La felicità per il rientro in sede (e, ora, per l’inaugurazione) continua a mescolarsi alle preoccupazioni legate agli impegni finanziari».
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Dopo il terremoto del novembre 2004 sono serviti 585 mila euro per la sua ristrutturazione. Ma c’è un appello del presidente Peluchetti: «Aiutateci per il mutuo»