La formica e la cicala. Non è l’inizio di una favola ambientata sul lago di Garda ma l’esempio scelto in Consiglio comunale dall’ex rappresentante di maggioranza Giuliano Rizzi nel riassumere l’operato, nell’ambito delle manifestazioni, dell’assessore allo sport Francesco Marchiori (la formica) e quello al turismo Gabriele Zorzi (la cicala). Il primo, definito «l’operosa formica», ha speso l’anno scorso solo 172 euro per la tappa del Giro d’Italia ed è rimasto sempre dentro il budget di previsione d’impegno spesa. Anzi. In alcuni casi, leggi festa di Sant’Anna a Calmasino, ha pagato (15.500 euro) meno di quanto stanziato a bilancio (23mila euro). Quanto basta al fustigatore Rizzi per tessere le lodi di un assessore formica, dimenticando però che lo stesso assessore era stato l’organizzatore di una partita della solidarietà, con artisti del mondo dello spettacolo, vista da pochi intimi e costata alle casse comunali 5.000 euro.Strano poi che nessuno dei consiglieri comunali presenti in aula abbia chiesto lumi su chi abbia realmente pagato alla Rcs, editrice della [FIRMA]Gazzetta dello Sport e organizzatrice della celebre corsa in rosa, la tappa della cronometro del Giro d’Italia Bardolino-Verona dell’anno scorso. Per scegliere una località come sede di tappa, viene richiesto un contributo che di solito va dai 20mila e i 50mila euro.Se su questo si è sorvolato, l’attenzione delle minoranze si è invece particolarmente concentrata sulle uscite per la trasmissione televisiva «Stasera mi butto», prodotta da Bibi Ballandi, sbarcata sul Garda grazie agli uffici del deputato Aldo Brancher, e andata in onda per due sere, con buoni dati d’ascolto, sulla rete ammiraglia della Rai. «Il programma», ha detto Rizzi, «al Comune non è costato 36mila euro, Iva compresa, ma quasi 51mila come si evince dal rendiconto di fine anno della Promo», la società creata dall’amministrazione municipale per gestire le manifestazioni. Proprio dalla lettura del bilancio 2007 della Promo sono emerse delle vere chicche, messe in evidenza dallo stesso Giuliano Rizzi e dal capogruppo di Vince la gente, Lauro Sabaini. I due al termine di un lavoro certosino di confronto dati, secondo loro «non sempre di facile lettura, anche per la difficoltà ad avere dagli organi competenti le carte richieste, hanno messo in luce alcune cifre, definite «curiose». È il caso dei 17mila euro pagati nel 2007 per rappresentanza: per lo più colazioni di lavoro. «E pensare che nel 2004 quando ci siamo insediati la cifra era di 7.000 euro», ha bacchettato i suoi ex compagni di maggioranza Giuliano Rizzi pronto, al pari di Sabaini, a puntare l’indice contro la cicala Gabriele Zorzi.Sotto la lente d’ingrandimento anche le spese per l’addetto stampa (4.900 euro), per l’architetto che segue le manifestazioni (10mila euro), ma soprattutto le uscite le iniziative collegate al Natale. «Abbiamo speso 76mila euro quando le previsioni erano di 40mila euro». A far lievitare considerevolmente i costi è stata la pista di pattinaggio, che ha lasciato un buco di 27mila euro.Si è difeso Zorzi: «Per quanto è di mia competenza, vale a dire le manifestazione, non ho sforato alcun bilancio di previsione. Altro discorso è la pista di pattinaggio che non era nel novero delle mie competenze».Zorzi ha tenuto precisare che nei 40mila euro figurano voci come la stampa dei calendari inviati a tutte le famiglie del paese (più di 4.000 euro) e gli addobbi natalizi (28mila euro). A difendere la pista di pattinaggio Francesca Cordioli: «Il Natale è dei bardolinesi e la gente vuole essere considerata. Quella della pista di pattinaggio è un’ottima iniziativa anche per le scuole. Non si può fare tutto solo e in funzione del turismo».Replica di Lauro Sabaini: «Siamo d’accordo sul principio, ma bisogna valutare bene se vale la pena buttare 27mila euro: quante cose si potevano fare con quei soldi?!»
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Rizzi fa i conti in tasca agli assessorati sport e turismo e rileva tante «curiosità». Per spese di rappresentanza (cene) 17mila euro