sabato, Aprile 27, 2024
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L’amministrazione acquisterà il monumento dedicato a re Berengario. Si discute sull’uso: biblioteca o centro sociale

La torre dei desideri

Il consiglio acquista la torre di Re Berengario. Con i voti della maggioranza guidata dal sindaco, Giorgio Passionelli, il voto favorevole del consigliere di minoranza, Stefano Nicotra, e l’astensione della minoranza guidata da Alberto Tomei, nell’ultima seduta il consiglio ha deliberato l’acquisto della storica torre, che si trova nella piazza della chiesa. «Oggi», ha spiegato il primo cittadino, «abbiamo questa straordinaria opportunità di acquisire questo edificio storico, che è davvero un simbolo unico per Torri. Riteniamo opportuno quindi procedere all’acquisto e destinare l’immobile ad uso pubblico». Costo dell’operazione, 515 mila euro, di cui diecimila per le tasse, cinquemila per spese notarili ed il resto come costo dell’immobile. Passionelli ha poi illustrato come la torre sia composta di 230 metri quadri, disposti su tre piani. Di questi, solo uno al momento è usato come civile abitazione, mentre gli altri due sono chiusi. «L’edificio è stato adeguato anni fa alle normative antisismiche ed è tutto sommato in buono stato», ha pure rassicurato il sindaco. Voto favorevole alla iniziativa è arrivato dal consigliere di minoranza, Stefano Nicotra. «Sono favorevole all’acquisto», ha dichiarato il giovane di opposizione, «purchè la torre di Berengario non faccia la fine di Villa Gloria Angela, giustamente acquistata dalla precedente amministrazione, ma finora sottoutilizzata ed in pratica sprecata». «Inoltre», ha precisato ancora, «vorrei ricevere rassicurazioni che tutti e tre i piani, e non magari uno o due, vengano destinati ad uso pubblico». «D’accordo e favorevole all’acquisto, ma perplesso sulla programmazione della destinazione d’uso», si è invece dichiarato il capogruppo di minoranza, Alberto Tomei. Infatti, assieme ai due colleghi Alberto Vedovelli e Davide Niletti, dopo aver argomentato che «si dovrà fare un attenta disamina degli immobili comunali per stabilirne l’utilizzo al fine di arrivare, nel minor tempo possibile, alla costituzione di un polo unico scolastico per materna ed elementari con annessa palestra», il capogruppo di Rinnovamento nella continuità per Torri alla fine ha portato tre voti di astensione sulla delibera dell’acquisto. In particolare, Tomei ha posto l’accento sulla necessità di chiarire bene che cosa si andrà a fare nella torre, e cosa a Villa Gloria Angela. «Villa Gloria», ha chiarito Passionelli smentendo voci insistenti circolate in paese in questi giorni non sarà venduta. «Lì verrà realizzato un contenitore sociale in vari ambiti, e si darà inoltre la possibilità ai giovani di suonare musica o, ai cori del paese, di fare le prove. Nella torre invece sarà creata una biblioteca multimediale, sul modello di Malcesine e Costermano, dotata appunto di computer, accesso ad internet e quant’altro». Infine, nella stessa seduta, il consiglio ha eletto i tre rappresentanti del Comune in seno alla Comunità Montana del Baldo. A Villa Nichesola di Caprino andranno quindi il sindaco, Giorgio Passionelli, il suo vice, Virgilio Pozzani, e il rappresentante della minoranza Alberto Tomei. Singolare sul punto la posizione del consigliere Stefano Nicotra. «Essendo l’unico rappresentante di Navighiamo per Torri», ha spiegato il consigliere,«sarebbe stato inutile candidare il mio nome. Ho preferito perciò dare appoggio alla candidatura del sindaco, Giorgio Passionelli, nella speranza che allo stesso venga poi data, a Caprino, la presidenza della Comunità Montana del Baldo, come pare sia possibile in questi ultimi tempi». Vedremo a breve se l’auspicio di Nicotra porteranno fortuna a Giorgio Passionelli.

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