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L’Ateneo di Salò e i Liceo E. Fermi insieme per le celebrazioni dei suoi 450 anni

Il terzo evento comune tra l’ateneo di Salò – che celebra i l suoi 450 anni – e il Liceo Enrico Fermi di Salò – che festeggia i suoi 50 anni – venerdì 6 febbraio, a partire dalla 8.45, sarà dedicato a “Il Garda e l’arte: storia, artisti, monumenti”.Scarica qui l’invito.

Il convegno sarà aperto e coordinato dal prof. Valerio Terraroli, noto storico dell’arte e docente dell’Università di Verona.

Alcuni tra i più autorevoli esperti del settore faranno un ampio excursus sui vari aspetti della cultura artistica sul lago di Garda e dintorni, a partire dall’epoca rinascimentale fino ai giorni nostri.

Fra gli altri, Paolo Bertelli dell’Università di Verona illustrerà la residenza gardesana dei duchi di Mantova; Stefano L’Occaso, della Soprintendenza di Mantova, descriverà le presenze venete e veneziane nella prima metà del 600; Monica Molteni dell’università di Verona, descriverà i problemi tecnici e di restauro del ciclo di Andrea Celesti nella parrocchiale di Toscolano; Stefania Cretella, Università di Verona, presenterà “La grande decorazione tra barocco e rococò sulla sponda bresciana del Benàco”; Lucia Mor, esperta di letteratura tedesca e docente alla Università Cattolica di Brescia, riferirà sull’attenzione che il Bote der Gardasee – rivista  in lingua tedesca che tra il 1900 e il 1914 informava i turisti d’Oltralpe sulle bellezze e le iniziative benacensi  –  riservava al turismo tedesco sul lago di Garda; la storica dell’arte Michela Valotti presenterà i principali monumenti del territorio della prima metà del Novecento.

La manifestazione, aperta al pubblico, si terrà nell’aula magna del liceo Fermi (via delle Foibe) di Salò.

“Consideriamo particolarmente significativa questa iniziativa – dichiara Pino Mongiello, Presidente dell’Ateneo –  diretta a orientare i giovani verso la conoscenza del mondo artistico della nostra zona,  in sintonia con lo spirito pedagogico originale dell’Accademia degli Unanimi che si adoperava per la diffusione della cultura in tutti i ceti della popolazione, soprattutto tra i giovani. Funzione che non si è persa, si è invece consolidata, nel passaggio all’inizio dell’800 dall’Accademia degli Unanimi all’Ateneo”.

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