Il consiglio comunale di Gardone Riviera ha definitivamente approvato il piano attuativo riguardante la trasformazione di Villa Ella in museo del Bambin Gesù (due piani) e residenza (gli altri). Il progetto ha avuto voto favorevole della maggioranza. Contraria, invece, la minoranza. L’ex albergo, chiuso da 16 anni, è in stato di abbandono. Un muro di forati non ha impedito a persone sbandate di fare grossi buchi, e di penetrare all’interno, magari per trascorrervi la notte. Finchè Hiky Mayer, proprietaria (coi due figli) del Grand Hotel Fasano e di Villa Principe, ha deciso di comperare l’edificio, per collocarvi la sua raccolta, considerata la più importante d’Europa: 300 pezzi in terracotta, cartapesta, legno o cera, realizzati tra il 16° e il 20° secolo (ma alcuni sono anteriori). La signora li acquista sui mercatini di tutta Italia, e anche all’estero, spesso privi di gambe o braccia. Poi li restaura, con pizzi e velluti. Negli ultimi anni li ha esposti a Brescia, Perugia, Vienna, Monaco, al museo diocesano di Milano (con inaugurazione del ministro Giuliano Urbani) e Parma. Splendido il volume stampato, a suo tempo, da Franco Maria Ricci. «Una pratica partita nel 2000 – ricorda il sindaco Alessandro Bazzani, ingegnere-, quando fu adottata una variante al Prg, inerente le attività produttive e i servizi. Ora l’iter è completato, e la Comunità montana Alto Garda ha approvato il piano attuativo nella seduta del 18 giugno, dichiarandolo immediatamente eseguibile». Due piani di Villa Ella, per 872 metri quadrati, saranno destinati all’esposizione permanente. L’eventuale mutamento di destinazione implicherebbe l’automatico annullamento dell’accordo, e il comune acquisirebbe gratuitamente i locali. Mayr si impegna a realizzare un percorso pedonale dalla valletta del Casinò, ripristinando una scalinata lasciata da anni nell’incuria, e ad effettuare le opere di consolidamento della scarpata. Con riferimento alla volumetria residenziale, parte delle aree standard (751 mq.) saranno monetizzate a 106 euro al metro quadrato. La minoranza ha sempre criticato la scelta. Questa la posizione espressa dall’architetto Guido Armellini, di Forza Italia: «E’ profondamente sbagliato trasformare l’ex hotel in museo e appartamentini, quando la maggioranza si proponeva di incrementare l’attività turistica. Visto che dispone di un bel parco, Villa Ella poteva essere riqualificata come struttura alberghiera. Temiamo che, in futuro, ci sarà un aumento di richieste di trasformazioni». Davide Calderan, An: «Il Savoy e il Garda Suisse sono rimasti chiusi vent’anni. Le precedenti amministrazioni hanno mantenuto il vincolo, resistendo alla tentazione di autorizzare il cambio di destinazione. Recentemente sono rinati come alberghi. La collezione dei Bambin Gesù è importante, ma non può diventare un’attrazione. Al massimo richiamerà turisti nel periodo da novembre a febbraio. E noi abbiamo bisogno di una stagione lunga». Al momento del voto, Calderan ha abbandonato l’aula. Maria Clotilde Mirone Zuccalà è sicura :«Il nuovo spazio porterà gente a Natal e e in pochi altri momenti dell’anno. Fossero collocati anche dei quadri, ne verrebbe sicuramente di più. Noi abbiamo la fortuna di avere la collezione Sciltian, che il Vittoriale considera di scarso interesse, in quanto di argomento non dannunziano. Recentemente i Musei civici di Brescia hanno chiesto di avere in prestito una parte delle opere: alcuni quadri di Sciltian, e poi di Cifrondi, Todeschini, Pitocchetto. Le tele necessitano di un intervento di restauro costosissimo, che il Vittoriale non si sente di fare. Io mi domando: perchè non collocare a Villa Ella anche qualcosa di valore artistico decisamente più rilevante? A suo tempo non abbiamo acquisito il giardino botanico Hruska (comprato dall’artista multimediale Andrè Keller, lo stesso che sta preparando la cerimonia inaugurale dei Mondiali di calcio in Germania nel 2006, ndr), e lasciato perdere le opere di Francesco Messina. Non cogliere nemmeno questa occasione mi sembra una scelta inopportuna». Hiky Mayer è intenzionata a cominciare i lavori in tempi brevi, così da inaugurare il museo nel Natale 2005. E sembrerebbe interessata a considerare l’idea di ospitare (eventualmente) anche i quadri di Sciltian.
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Il Consiglio comunale ha approvato il piano di trasformazione Villa Ella, museo di Gesù
Le 300 statuette: una collezione unica in Europa
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