Anatre o fiori? Più che di una scelta è la «storia» di una difficile convivenza. La notizia è di quelle leggere, da far sorridere o se preferite da raccontare ai bambini. Di fatto è un vero e proprio problema per l’Amministrazione comunale che si trova di punto in bianco con un danno non certo irrilevante. Almeno a sentire le parole dell’assessore ai lavori pubblici Aristide Avanzini. «Pochi giorni fa i giardinieri hanno sistemato nelle aiuole del lungolago di Riva Mirabello delle viole ad abbellimento della passeggiata che dall’omonimo Lido conduce fino al centro del paese. Ebbene di quelle viole ora rimangono solo poche piantine. Quasi tutte, in particolare nella zona di fronte al canneto, sono state rovinate, beccate e forse già digerite dai pennuti. Non è rimasto che raccogliere i resti e provvedere a soluzioni alternative», racconta al telefono l’assessore. I danni? «Abbiamo speso tre milioni di fiori», è la risposta senza appello. Una cifra che a logica comprende anche le viole, al momento indenni, interrate sulla passeggiata di Riva Cornicello. Ma al di là dei numeri il «disastro» è sotto gli occhi di tutti. Loro, gli uccelli acquatici che pullulano sul lago di Garda, forti dell’immunità territoriale hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione: i vantaggi di «abitare» in una zona faunistica protetta
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Anatre o fiori? Più che di una scelta è la «storia» di una difficile convivenza.