sabato, Luglio 27, 2024
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Lo sforzo di Italia e Norvegia nella lotta al gioco illegale

Si respira un’aria nuova in tutta Europa, Italia compresa, nella lotta al gioco illegale. Perché per far ripartire un settore è necessario l’impegno di tutti, soprattutto nel contrasto verso il criminale.

Ne è sicura anche la Norvegia, stato tradizionalmente impegnato nella lotta all’azzardo non autorizzato, che ha presentato in Commissione Europea un nuovo progetto di legge che porta il nome di “Documento di consultazione – proposta di modifiche nella Prop 220 L (2020-2021). L’obiettivo è quello di creare una nuova legge relativa ai giochi d’azzardo che includa il blocco del DNS dei siti Web di gioco d’azzardo senza autorizzazione in Norvegia. Ci vorranno almeno tre mesi per le procedure di analisi e il termine per la pronunciazione scadrà il prossimo 22 dicembre.

Cardine della proposta è che la NGA, acronimo che indica la Norvegian Gaming Authority, sia in grado di ordinare agli ISP il blocco DNS dei siti web privi di autorizzazione sul mercato norvegese, tenendo sempre in considerazione anche la libertà di informazione e quella di espressione. Prima di emettere qualsiasi divieto e di passare all’azione, la NGA avrà l’obbligo di stabilire la violazione del Gambling Act, per dimostrare con i fatti che il sito web incriminato sia effettivamente colpevole di offrire servizi di gioco d’azzardo senza licenza. In questa maniera la legislazione norvegese mira a proteggere il suo pubblico di giocatori da giochi illegali e criminali, rendendo fondamentale la licenza, concessa solo al rispetto di determinati prerequisiti. Altri obiettivi della legge proposta dalla Norvegia guardano alla riduzione dello sviluppo di patologie e problematiche sociali legate al gioco, alla protezione dei giocatori vulnerabili, alla prevenzione della criminalità e profitti privati dal gioco d’azzardo.

Discorso simile in Italia, dove l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, in sinergia con le Forze dell’Ordine, sta attuando un vasto piano di controllo, contrasto e chiusura di siti illegali. “Tutti i soggetti intervenuti hanno fatto rivedere quel clima di ragionevolezza, obiettività e di costruttività che si era smarrito – ha spiegato ad Agimeg l’avvocato Stefano Sbordoni, intervenuto al convegno“Gioco pubblico, legalità e tutela dei consumatori – in quanto anni e anni di delegittimazione insensata del settore del gioco legale ci hanno portato quelle conseguenze a cui faceva riferimento il Procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho, ovvero forme di illegalità a causa dei vuoti normativi e della delegittimazione dopo una campagna destabilizzante nei confronti del settore che non ha portato alcun vantaggio alla comunità”.

Perché per far ripartire il gioco, in sicurezza e in trasparenza, occorre bloccare l’illegale. In tutta Europa.

 

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