sabato, Luglio 27, 2024
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Deliberato l’acquisto dei terreni della contessa Rizzardi in località Policchia

Maxi mutuo di 4 milioni. In Consiglio è polemica

L’amministrazione comunale nell’ultimo Consiglio comunale, ha deliberato definitivamente l’acquisto dei terreni in località Policchia (vicino al parco acquatico Rio Valli) di proprietà della famiglia della contessa Rizzardi di Bardolino.«Per procedere alla realizzazione di una nuova scuola di formazione professionale e allo stesso tempo migliorare la ricettività sportiva sul territorio comunale», è lo scopo riportato nella delibera, con cui il comune si impegna nella spesa di 4 milioni di euro per 5 ettari di terreni: una superficie di circa 50 mila metri quadrati, stimati nel valore in 1 milione 304 mila euro per 8.150 metri quadrati, al prezzo di 160 euro il metro. Circa tre milioni per 36.850 metri quadrati ad 80 euro il metro; 100 mila euro per 5 mila metri a 20 euro. Spesa 4 milioni 352 mila euro, arrotondata a 4 milioni, che verrà finanziata mediante l’assunzione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti.La minoranza in consiglio comunale non ha nascosto la propria contrarietà. Sabrina Tramonte ha presentato un emendamento alla delibera, poichè l’area acquistata, attualmente agricola, è destinata dal piano regolatore a essere trasformata in turistico-sportiva, con una volumetria prevista per strutture turistiche di circa 20 mila metri cubi.Tramonte ha quindi fatto mettere al voto l’emendamento che dice: «Visto che nella legge regionale 11 del 2004, all’articolo 36, sono considerati crediti edilizi i volumi fisicamente esistenti e non i volumi non realizzati o da realizzare secondo il piano regolatore, il Consiglio comunale dà atto che la volumetria esistente sull’area in acquisizione in località Policchia non sarà convertita in volume residenziale edificabile e trasferita in altre zone del territorio, né iscritta nel bilancio comunale tra i beni patrimoniali».L’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza. Il vicesindaco e assessore all’urbanistica, Giancarlo Sabaini ha replicato: «La Regione con l’ultima “leggina”, ha dato la possibilità di fare varianti al piano regolatore fino a fine novembre per i Comuni che non siano ancora dotati di Pat (piano di assetto territoriale, di cui la giunta ha già approvato il documento preliminare)». «Al Comune di Cavaion», ha continuato Sabaini, «secondo le tabelle regionali, spettano ancora 200 mila metri cubi, quindi la zona è trasformabile».Roberto Righetti della minoranza, ha protestato per la congruetà del prezzo dell’area: «Quattro milioni sono un impegno eccessivo per Cavaion. Con questa delibera si andrà ad indebitare la prossima amministrazione, senza neanche aver visto prima un progetto di massima per delle valutazioni. Le motivazioni poi sono molto generiche: non abbiamo dati che Regione e Provincia approvino e non è che una scuola superiore può farla da solo il Comune». Sabaini: «Gli assessori provinciali possono dire che non sono previste scuole superiori a Cavaion, ma il Ptcp, (piano territoriale di coordinamento provinciale) la Provincia non lo ha ancora adottato (ne ne pare prevista l’adozione entro fine anno) quindi è in fase di Pat che viene concertato. Se l’amministrazione non acquista subito i terreni, il privato poi ha diritto ad un indennizzo: è chiaro che il primo passo per fare le opere è l’acquisto dei terreni», ha concluso.

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