venerdì, Dicembre 8, 2023
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Mercato, nessun trasloco

Il mer­ca­to del saba­to di Salò rimar­rà almeno tre anni nel parcheg­gio ex Pedrazzi, dove è sta­to trasfer­i­to ad aprile, ma il polveroso piaz­za­le sarà risis­tem­ato. La spe­sa per ques­ta tranche di lavori si aggir­erà intorno ai 180 mila euro. Il cos­to com­p­lessi­vo del­l’in­ter­ven­to dovrebbe quin­di attes­tar­si sui 350 mila euro, qua­si 700 mil­ioni delle vec­chie lire. Lo ha annun­ci­a­to il sin­da­co nel­l’ul­ti­mo con­siglio comunale.Dopo stu­di, prog­et­ti, polemiche, ipote­si, annun­ci e rin­vii, il 13 novem­bre 2004 le 204 ban­car­elle abban­donarono piaz­za­le Mar­tiri del­la Lib­ertà trasfer­en­dosi in pieno cen­tro stori­co. Occu­parono il trat­to iniziale del lun­go­la­go, la Fos­sa, lo spazio attorno alla torre del­l’orolo­gio e l’in­tera via Brunati, fino alla por­ta del Carmine, vici­no al palaz­zo del­la Croce Rossa. Un ser­pen­tone di 1.200 metri lin­eari. Ma la nuo­va sis­temazione durò soltan­to due sabati. Il sis­ma del 24 novem­bre obbligò il mer­ca­to a tornare imme­di­ata­mente all’an­ti­co asset­to, poichè furono instal­lati i pon­teg­gi per la riparazione delle case danneggiate.Nel mese aprile il traslo­co in un altro spazio: la local­ità Due Pini, a fian­co degli impianti sportivi e all’in­ter­no del parcheg­gio real­iz­za­to recen­te­mente nel­l’area ex Pedrazzi, tra la casa di riposo e il com­p­lesso res­i­den­ziale che sta sor­gen­do. Ottan­ta banchi (in molti casi si trat­ta di grossi fur­goni che ven­dono frut­ta, ver­du­ra e prodot­ti ali­men­ta­ri) han­no trova­to pos­to vici­no al boc­cio­dro­mo, all’impianto di skate­board e allo sta­dio di cal­cio. Una scelta det­ta­ta da motivi igien­i­ci e dal­la pos­si­bil­ità di spaz­zare meglio l’as­fal­to. Gli altri 125 ambu­lan­ti, le cui ban­car­elle han­no dimen­sioni meno ingom­bran­ti, sono invece sta­ti sis­temati nel con­tiguo parcheg­gio in ster­ra­to. Il rio Brez­zo scorre tra i due lot­ti, uni­ti da un paio di pon­ti­cel­li in leg­no o dal per­cor­so pedonale che attra­ver­sa il cor­tile del­la casa di riposo.«Lo spazio è adegua­to ‑ha com­men­ta­to il sin­da­co-. Di sicuro il mer­ca­to rimar­rà lì almeno tre anni, finchè non saran­no ulti­mati gli inter­ven­ti del dopo ter­re­mo­to sug­li edi­fi­ci di via Brunati e del cen­tro storico».Bisogna però risol­vere la ques­tione delle nuv­ole di pol­vere. «Ave­va­mo sta­bil­i­to di las­cia­re il piaz­za­le in ter­ra bat­tuta ‑ha con­tin­u­a­to Cipani-. Un parcheg­gio di tipo eco­logi­co che, negli altri giorni del­la set­ti­mana, pote­va accoglie 420 auto­mo­bili. L”esperienza è sta­ta già fat­ta a Bar­bara­no, vici­no alla palestra, con buoni risul­tati. Invece qui la situ­azione sem­bra diver­sa, e in questo peri­o­do abbi­amo rac­colto molte proteste. Così abbi­amo deciso di spendere altri 180 mila euro per asfaltare la super­fi­cie e real­iz­zare degli auto­bloc­can­ti. Gli ambu­lan­ti con­tribuiran­no con 70 mila, l’im­pre­sa Bion­do con altret­tan­ti, e il Comune con 40 mila euro». «Io ho sem­pre det­to che bisog­na­va asfaltare — ha osser­va­to Gian­lui­gi Pez­za­li, del­la lista Mus­soli­ni-. Come al soli­to si chi­ude la stal­la quan­do i buoi sono già scap­pati». Cinzia Gof­fi, capogrup­po del cen­tro-sin­is­tra, ha affer­ma­to che «l’area non ha la strut­tura del parcheg­gio. Assomiglia piut­tosto ad un maneg­gio per cav­al­li. Col sole, si soll­e­va la pol­vere. Quan­do piove, l’ac­qua ristagna. Non pote­va essere las­ci­a­to in quelle con­dizioni. Res­ta il fat­to che la man­can­za di idee chiare sul mer­ca­to con­tin­ua a costare. Pri­ma i 40 mila euro stanziati per effet­tuare una serie di opere nec­es­sarie al trasfer­i­men­to in Fos­sa e via Brunati. Adesso i 180 mila che si aggiun­gono ai 170 mila già spe­si per trasfor­mare il ter­reno ex Pedrazzi in parcheg­gio — piaz­za­le. Una scelta più razionale avrebbe con­sen­ti­to di fare economia».Immediata la repli­ca del sin­da­co: «Noi ave­va­mo le idee chiare. Purtrop­po il ter­re­mo­to ha scom­bus­so­la­to tut­to. Altri­men­ti oggi le ban­car­elle sareb­bero nel cen­tro stori­co». Nes­sun cen­no alla polem­i­ca tra il comune e gli ambu­lan­ti. In una let­tera, questi ulti­mi ave­vano annun­ci­a­to che ritenevano di non dover sbor­sare tut­ti i quat­tri­ni richiesti.La dis­cus­sione sul nodo-ospedale, all’or­dine del giorno del­l’ul­ti­mo con­siglio, è sta­ta invece rin­vi­a­ta a set­tem­bre.

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