Cimeli che fanno gola agli appassionati di storia, ai collezionisti di armi e ai nostalgici del Ventennio e della Rsi. Tra il materiale recuperato dalle Fiamme gialle di Salò anche elmetti rari, come quello delle Ss in servizio agli aeroporti tedeschi o la medaglia restituita allo Stato dall’eroe della Prima guerra che si sentiva offeso e che ha preferito riconsegnare quell’encomio guadagnato sul campo. Tra i 1.666 oggetti in «mostra» alla caserma Leonessa anche un berretto del generale Achille Papa e un manoscritto con la firma di Benito Mussolini. Il Duce, nelle poche righe scritte a mano, non parla di politica, ma del Manzoni e di un pittore ferrarese. Si legge: «due spiriti profondamente religiosi; due spiriti squisitamente italiani, malgrado la diversità e il loro temperamento artistico: ardentemente lirico quello del pittore ferrarese, solidamente religioso quello del grande lombardo.…». Tra le armi vecchie pistole, baionette, fibbie, spade, cimeli della Prima grande guerra e del secondo conflitto. Materiale di notevole valore storico.