venerdì, Marzo 29, 2024
HomeAttualitàOperazione Tavina. «C’è troppa fretta»
I Verdi chiedono un confronto sul progetto. Sul tavolo il trasferimento della ditta e 500 appartamenti

Operazione Tavina. «C’è troppa fretta»

L’operazione Fonte Tavina infiamma il dibattito politico a Salò. In un comunicato diffuso ieri, i Verdi dicono di essere «preoccupati», dopo che la società produttrice di acqua minerale ha chiesto al Comune di trasferirsi nella piana tra Cunettone e Villa, e di poter trasformare l’attuale stabilimento in 120 mila metri cubi residenziali, pari a 500 appartamenti da 80 metri quadri ciascuno. I Verdi consigliano di «andarci piano»: la proposta dell’azienda sarebbe a loro dire troppo poco dettagliata, e il «gradimento» espresso dal sindaco troppo prematuro. «La domanda dell’azienda è stata protocollata il 24 luglio – rammenta Carlo Canipari, portavoce dei Verdi, gruppo del Garda occidentale -. E’ composta da una lettera, due tavolette grafiche di piccolo formato e un piano di fattibilità economica di due pagine, dove si specificano le richieste e si esplicita la proposta di corrispondere un contributo aggiuntivo di 4.800.000 euro in cambio dei 40.000 mq di nuove superfici residenziali, e della trasformazione di un’area agricola di circa 38.000 mq a Cunettone. La superficie esatta del lotto e le volumetrie industriali richieste non sono specificate». Poi l’affondo: «Di fronte ad una proposta tanto scarna ma di fortissimo impatto ambientale, dopo appena sette giorni il sindaco Giampiero Cipani risponde che un’eventuale delocalizzazione della struttura produttiva Tavina non può che essere considerata positivamente dall’amministrazione comunale. Ed esprime pertanto parere di massima favorevole alla proposta, anche se dovrà poi essere valutata nei dettagli». I Verdi criticano il fatto che «su un tema così importante, presentato in modo scarno ma di chiara impostazione operazione immobiliare speculativa, e senza dettagliate giustificazioni di carattere produttivo per la richiesta di trasferimento dell’attività, in una settimana il sindaco si assuma la responsabilità di dare un parere preliminare favorevole, senza alcun confronto con la sua maggioranza, con la minoranza e la cittadinanza». «Una curiosità – proseguono gli ambientalisti – emerge subito dalla lettera del sindaco, che afferma: la Tavina va trasferita in un’altra zona del territorio perché ora è a ridosso di ambiti di tipo residenziale, che mal si conciliano con l’attività produttiva. Dove metterla? A Cunettone e Villa. Si vede che lì invece non esistono ambiti di tipo residenziale tanto degni. Per il sindaco i cittadini delle due frazioni sono di poco pregio, forse perché non hanno la vista lago. Il tema della partecipazione della popolazione al processo decisionale non è stato preso in considerazione. Non basta dare informazioni o organizzare una serata pubblica per raccogliere suggerimenti su dove spostare una panchina. Occorre indicare alla cittadinanza quale futuro dare a Salò, senza inseguire unicamente una logica di speculazione del territorio, a vantaggio di pochi». I Verdi si impegnano a organizzare, insieme alle forze di minoranza disponibili e a tutti i cittadini sensibili, «un’adeguata opposizione a questo modo di fare, contro proposte che, allo stato di fatto, non sono neppure emendabili, e a dare avvio a una reale discussione sul futuro di Salò».

Articolo precedente
Articolo successivo
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video