martedì, Luglio 1, 2025
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L’intervento prevede anche il rifacimento dei marciapiedi perimetrali e una nuova illuminazione. Finito il restauro della facciata, al via i lavori agli infissi

Palazzo Carlotti senza veli

Con questo caldo anche Palazzo Carlotti si è tolto ogni velo e, dopo un inverno trascorso all’ombra dei teloni per rifarsi il belletto, l’antica villa sede del municipio torna a risplendere.In questi giorni la facciata è stata scoperta, operazione resa possibile perché i lavori di rifacimento dell’intonaco sono stati completati. Resta il mistero del pino mugo, la pianta che negli anni era cresciuta proprio sopra il timpano, e che ora è stranamente sparita.«La finitura originaria della facciata è stata ripristinata usando materiali naturali mentre per i colori abbiamo utilizzato polveri di marmo e calce», spiega Fabio Beltrame, assessore al patrimonio. Il risultato è un color sabbia naturale, «che riprende il tono originario visibile in alcuni frammenti di intonaco rimasto, brani di un color giallo brunastro molto chiaro che si può ancora scorgere su un altro lato dell’edificio. Stiamo terminando il recupero della traccia di un motivo decorativo che si trova al centro dell’ala laterale ovest, che è stato completato inserendo i pezzi mancanti di un’immagine che raffigura un simbolo nobiliare, cioè la parte sommitale di una corona».Anche se il più appare fatto, non è così: «Stiamo provvedendo a realizzare una canalizzazione alla base del muro, che garantisce la ventilazione ed elimina ogni possibile infiltrazione di umidità e che permette anche il passaggio degli impianti tecnologici», fa sapere Beltrame. E prosegue: «Passeremo quindi alla messa in opera degli infissi, visto che sostituiremo sia gli scuri sia i serramenti interni. Poi completeremo la pavimentazione dell’atrio di ingresso centrale e faremo un marciapiede in pietra locale lungo la base dell’edificio».Il restauro di Palazzo Carlotti era urgente: «Durante i lavori ci siamo accorti che parecchi elementi lapidei versavano in grave stato di degrado», dice l’assessore, «molti coronamenti erano a rischio di crollo e forse questo intervento meritava d’essere fatto prima. Tante colonne del coronamento superiore sono apparse logorate e hanno dovuto essere ricostruite e rinforzate con particolari tecniche di restauro, che hanno implicato costi imprevisti e molto elevati». Beltrame continua: «In questo momento stiamo recuperando la vera del pozzo del giardino, contiamo di finire questa prima parte di lavori per la fiera montebaldina, cioè per i primi di agosto. Stiamo poi valutando se è possibile predisporre un’illuminazione più adatta a mettere in risalto, anche durante la notte, le caratteristiche uniche di questa stupenda facciata».E il pino mugo che stava di casa sul tetto fino a quest’inverno, prima che iniziassero i lavori? «Ne siamo alla ricerca», confessa Beltrame, «era stato messo in un vaso con l’intenzione di fare un’asta e vedere se qualcuno desiderava conservarlo per ricordo e invece ne abbiamo perse le tracce…».

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