Disabili al ministero della Salute per sboccare la costituzione del centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura degli esiti della poliomielite all’ospedale di Malcesine. C’è un piccolo passo avanti per i circa centomila pazienti poliomielitici di tutta Italia e, specialmente, per gli oltre mille aderenti all’Aidm, associazione disabili motori, che da anni vengono a curarsi nell’unico ospedale pubblico del Garda veronese. Pochi giorni fa il presidente dell’Aidm, Roberto Bassi, è stato ricevuto al ministero di lungotevere Ripa a Roma. Ad attenderlo c’era il sottosegretario di Stato, Antonio Gaglione. «Abbiamo fatto presente al sottosegretario», spiega Bassi, «quale sia la situazione dell’ospedale di Malcesine. Abbiamo riferito dell’espletamento del bando di gestione e delle esigenze ortopediche, sia dei pazienti poliomielitici che della popolazione gardesana. Per il centro polio avevamo avuto incontri sia con l’ex sottosegretario alla salute, professor Antonio Guidi e sia, nell’aprile scorso, con l’allora ministro Francesco Storace». In pratica Bassi ha ripreso il filo del discorso interrotto con il precedente governo. Ha riproposto la costituzione, nell’ospedale, del centro di riferimento nazionale per la cura e lo studio degli esiti tardivi della poliomielite. Al sottosegretario il presidente dei disabili ha consegnato sia il progetto del costituendo centro, che un Dvd realizzato nel 2005 in occasione della staffetta in carrozzella da Malcesine a Roma. «All’epoca erano state consegnate al capo di gabinetto della Presidenza del consiglio, Valentino Valentini, oltre 70 mila firme, raccolte in tutta Italia a supporto della richiesta per il centro polio. Al ministero oggi devono avere ben chiaro», prosegue Bassi, «che, se c’è la volontà di dare risposta, l’unico modo è realizzare questo centro di alta specializzazione. Che deve avere alcuni imprescindibili requisiti: una riabilitazione di livello, con spazi e mezzi congrui ma, soprattutto, un reparto di ortopedia generale con alto volume di operazioni, in grado cioè di avere l’esperienza necessaria ad eseguire anche interventi su spalla, ginocchia e caviglia dei poliomielitici, che sono i più difficili e frequenti. Senza questo non ha alcun senso fare nulla». Il riferimento è alle schede ospedaliere regionali, di cui è già stato chiesto il cambiamento dopo l’assegnazione del bando di gestione, e che finora prevedono solo 10 posti di one day surgery e day hospital per chirurgia ortopedica. Punto questo su cui anche i tre sindaci dell’alto Garda, capitanati da Giacomo Simonelli di Brenzone, avevano già battuto sia con i vertici della Ulss 22 che con l’assessore regionale alla sanità, Flavio Tosi. E, proprio da Tosi, era arrivato un apprezzato segnale di «disponibilità a ridiscutere delle schede, se effettivamente queste saranno le necessità». «Sono pronto ad occuparmi del centro nazionale per la cura della poliomielite a Malcesine», ha risposto il sottosegretario Gaglione che, tra l’altro, è medico, «si tratta di una materia che è compresa proprio tra le deleghe affidatemi dal ministro Turco». «Ora», pregisa Gaglione, «esaminerò nel dettaglio le documentazioni che il presidente Bassi mi ha consegnato, e darò mandato agli uffici di cercare il modo di superare quelli che potrebbero essere i due problemi maggiori: quello burocratico amministrativo per l’iter autorizzativo, e quello sulle modalità di finanziamento. Inoltre certamente verrò a Malcesine per rendermi conto di persona della struttura e dei problemi». Da ultimo Gaglione ha anticipato la volontà di collaborare con la Regione Veneto e l’assessore Flavio Tosi. Proprio dall’ assessore veronese del Carroccio, arriva un prezioso assist relativamente alle eventuali modalità di finanziamento. «Sono pronto a spingere anche in sede di conferenza Stato- Regioni», ribadisce Tosi, «in modo da realizzare questo centro a Malcesine, a carico di tutte le Regioni. Per il Veneto è un’ occasione sia di lustro a livello nazionale che di ulteriori entrate, visto che molti pazienti poliomielitici provengono da varie parti d’Italia. È volontà della Regione dare risposte concrete alle esigenze sanitarie della gente del Garda, ora portate avanti dai sindaci, e dei poliomielitici dell’associazione di Roberto Bassi».
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Il sottosegretario Gaglione promette: «Pronto a lavorare per il centro»