mercoledì, Settembre 18, 2024
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Il bando per i lavori scade il 22 novembre: un progetto da oltre 2 miliardi. Il molo Canottieri, 85 posti barca in pieno centro

Porto, costruttore cercasi

Dovranno pervenire entro le ore 12 del 22 novembre (in municipio, a Salò) le offerte riguardanti la gara di appalto per la costruzione del porto alla Canottieri e della sistemazione del piazzale retrostante l’ospedale. La gara si svolgerà con la procedura del pubblico incanto. Si aggiudicherà i lavori l’impresa che accetterà di eseguirli al prezzo più basso, rispetto a quello base, che è 2 miliardi e 143 milioni. Necessario depositare una cauzione pari al 2 per cento. Tempo concesso per l’esecuzione: 424 giorni. Il bando è pubblicato sul sito Internet www.comune.salo.bs.it. Gli elaborati grafici, il capitolato e tutti gli atti che compongono il progetto esecutivo sono disponibili all’Ufficio tecnico, dal lunedì al venerdì, orario 9-11. Il 23 novembre si svolgerà la seduta per aprire le buste pervenute e verificare i requisiti. Se ne arrivano almeno cinque valide, saranno considerate anomale (e, quindi, cestinate) le offerte che presenteranno una riduzione pari o superiore alla media aritmetica dei ribassi percentuali, con esclusione del 10 per cento delle più alte e delle più basse. L’aggiudicazione definitiva dipenderà però dalla concessione di un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. Responsabile del procedimento è il geometra Giovanni Ciato. Ma come sarà il porto? Ottantacinque i posti, di cui venti per imbarcazioni fino a 8 metri e mezzo, cinquantacinque entro i dieci metri e dieci sino a dodici. Altri venticinque-trenta saranno disponibili nel piazzale. «Per la diga foranea galleggiante – spiega Bruno Marelli, consigliere di maggioranza ed esponente della Canottieri – si è scelta una tecnologia innovativa ma al tempo stesso collaudata. Una serie di cassoni in cemento armato, di sette metri di larghezza, assemblati tramite post-compressione, galleggeranno formando un corpo unico, immersi in acqua per i due terzi della loro altezza. Ancoraggio garantito da due punti di vincolo alle estremità: quello verso terra realizzato mediante un palo metallico infisso verticalmente, a mo’ di cerniera; quello in testa, con un tubo in acciaio di circa un metro di diametro, fissato al cassone con catene e al fondale con un palo posizionato al centro del porto. «Tale sistema – sottolinea Marelli – permetterà alla diga di seguire le escursioni del livello del lago, garantendo al tempo stesso una forte resistenza della struttura alle sollecitazioni prodotte dal moto ondoso». Il pontile in ferro e legno sarà demolito: farà posto ad altri quattro, attrezzati con colonnine per acqua ed elettricità. Previsti anche spazi per la sosta temporanea. Una parte delle cabine erette nel dopoguerra verrà abbattuta subito, in modo da collegare la Canottieri al giardino delle magnolie, retrostante il Palazzo delle Entrate (imposte). Saranno però costruiti gli spogliatoi e i servizi di pertinenza dei diportisti. Gli attuali resteranno a disposizione degli atleti e di quanti frequentano i corsi, in attesa di ristrutturazione. Il piano particolareggiato è stato redatto dall’architetto Carlo Perini, tenendo conto delle indicazioni di Cesare Pellegrini, professore del Politecnico di Milano. Con l’arrivo del nuovo assessore all’Urbanistica, l’avvocato Barbara Botti, sul progetto esecutivo hanno lavorato Anna Gatti (responsabile dell’Ufficio tecnico), Barbara Ghizzi, Stefano Bordoli e Bruno Tonelli, questi ultimi due dello Studio Udarch. Da parte sua la Canottieri ha incaricato gli ingegneri Alvaro Savoldi e Antonio Pedersini. Notevole, poi, l’apporto fornito dal geometra Enrico Corradi, velista nel Mediterraneo e profondo conoscitore del lago. Sul retro dell’ospedale sarà scavato un canale largo quattro-cinque metri, che consentirà il transito degli scafi e, al tempo stesso, metterà in risalto i vecchi bastioni. Le automobili dovranno sgomberare il piazzale, adibito a parcheggio. I pedoni, percorso il lungolago e il tratto dinanzi al giardino della casa di riposo, potranno costeggiare il canale, entrare nella Canottieri, proseguire su una passerella e sbucare sul molo della Sirena o nel giardino Ebranati. E, da qui, accedere al parcheggio Martiri della Libertà, conosciuto per il mercato del sabato. Non mancherà un’adeguata piantumazione. La Canottieri cederà in concessione i posti-barca ai privati, ricavando il miliardo di sua spettanza (gli altri due miliardi, come detto, sono a carico del comune). Il progetto avrà un notevole valore strategico: in altre località il porto è più esterno, a Salò verrà realizzato proprio in centro. Prevista anche la possibilità del cambio di destinazione dell’Ufficio postale o degli appartamenti del condominio soprastante: basterà un semplice accordo, da allegare alla concessione.

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