mercoledì, Maggio 31, 2023
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Poste Italiane avvisa: le pensioni di aprile in pagamento dal 26 marzo

Accred­i­tate il 26 mar­zo con ritiro pos­si­bile da oltre 7000 Posta­mat. Per col­oro che invece devono nec­es­sari­a­mente recar­si negli Uffi­ci Postali per il ritiro in con­tante sarà effet­tua­ta una tur­nazione in ordine alfa­beti­co.

Poste invi­ta i cit­ta­di­ni a recar­si in uffi­cio postale esclu­si­va­mente per oper­azioni essen­ziali e indif­feri­bili.

 Con l’o­bi­et­ti­vo di con­tribuire a con­trastare la dif­fu­sione del Covid-19, rende noto che le pen­sioni del mese di aprile ver­ran­no accred­i­tate il 26 mar­zo per i tito­lari di un Libret­to di Risparmio, di un Con­to Ban­co­Pos­ta o di una Postepay Evo­lu­tion. I tito­lari di car­ta Posta­mat, Car­ta Libret­to o di Postepay Evo­lu­tion potran­no prel­e­vare i con­tan­ti da oltre 7.000 ATM Posta­mat, sen­za bisog­no di recar­si allo sportel­lo.

Col­oro che invece non pos­sono evitare di riti­rare la pen­sione in con­tan­ti, nel­l’Uf­fi­cio Postale, dovran­no pre­sen­tar­si agli sportel­li rispet­tan­do la tur­nazione alfa­bet­i­ca pre­vista dal cal­en­dario seguente:

I cog­no­mi dal­la A alla B giovedì 26 mar­zo

                 dal­la C alla D ven­erdì 27 mar­zo

                 dal­la E alla K la mat­ti­na di saba­to 28 mar­zo                  

                 dal­la L alla O lunedì 30 mar­zo

                 dal­la P alla R mart­edì 31 mar­zo

                 dal­la S alla Z mer­coledì 1 aprile.

Nel­l’at­tuale emer­gen­za san­i­taria, le nuove modal­ità di paga­men­to delle pen­sioni han­no carat­tere pre­cauzionale e sono state introdotte con l’o­bi­et­ti­vo pri­or­i­tario di garan­tire la tutela del­la salute dei lavo­ra­tori e dei cli­en­ti di Poste Ital­iane.

In ques­ta fase, cias­cuno è per­tan­to invi­ta­to ad entrare negli uffi­ci postali esclu­si­va­mente per il com­pi­men­to di oper­azioni essen­ziali e indif­feri­bili, in ogni caso aven­do cura, ove pos­si­bile, di indos­sare dis­pos­i­tivi di pro­tezione per­son­ale; di entrare in uffi­cio solo all’us­ci­ta dei cli­en­ti prece­den­ti; tenere la dis­tan­za di almeno un metro, sia in atte­sa all’ester­no degli uffi­ci che nelle sale aperte al pub­bli­co.

 

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